tag:blogger.com,1999:blog-296918892024-03-13T16:50:40.386+00:00L' ORECCHIO DI DIONISOblog di informazione e critica musicale a cura di Alessandro RomanelliAlessandro Romanellihttp://www.blogger.com/profile/05718201574405224506noreply@blogger.comBlogger2265125tag:blogger.com,1999:blog-29691889.post-61595842418439606982018-07-05T09:59:00.002+00:002018-07-05T10:05:14.444+00:00Con il Pirata di Bellini torna dopo 60 anni a luglio la storica edizione che vide protagonista la Callas.<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://2.bp.blogspot.com/-ujidup2SD5U/Wz3r6qAKGuI/AAAAAAAAXpY/hBqJnrAoiXg2kT_oB-wX9KmEKF2x8PIaQCLcBGAs/s1600/Myung-wung-chung-2-940x440.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="440" data-original-width="940" height="186" src="https://2.bp.blogspot.com/-ujidup2SD5U/Wz3r6qAKGuI/AAAAAAAAXpY/hBqJnrAoiXg2kT_oB-wX9KmEKF2x8PIaQCLcBGAs/s400/Myung-wung-chung-2-940x440.jpg" width="400" /></a></div>
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Con <strong><em>Il pirata</em></strong>, Vincenzo Bellini torna alla Scala a 60 anni dall’ultima storica edizione scaligera di questo titolo, che vide protagonista Maria Callas. Una lunga assenza legata all’impervia ma sublime scrittura vocale belliniana, che qui unisce belcanto e romanticismo fra tempeste, naufragi e una grande scena di pazzia da prima donna. <strong>Sonya Yoncheva</strong>, attualmente il soprano più accreditato in questo repertorio, affronterà la proibitiva parte di Imogene con <strong>Piero Pretti</strong> e <strong>Nicola Alaimo</strong> a chiudere il triangolo passionale. Dirige lo specialista <strong>Riccardo Frizza</strong> per la regia di <strong>Emilio Sagi</strong>. Debutto i 29 giugno e repliche fino al 19 luglio. </div>
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Nel mese di luglio spazio anche alle ultime tre recite di <em><strong>Fidelio</strong></em> di Beethoven il 2, 5 e 7 luglio (ScalAperta il 5 luglio): occasioni preziose per ascoltare la lettura di <strong>Myung Whun-Chung (nella foto)</strong> esaltata unanimemente dalla critica. Dal 10 luglio la coda estiva è ancora dedicata al balletto con il ritorno di <em><strong>Don Chisciotte</strong></em>, omaggio a Nureyev nell’ottantesimo della nascita e nel ventesimo della scomparsa. Freschezza, allegria e virtuosismi sullo sfondo di una Spagna affascinante: protagoniste le coppie <strong>Manni-Andrijashenko</strong> (10, 13 luglio), <strong>Toppi-Coviello</strong> (11, 16 luglio) e <strong>Arduino-Agostino</strong> (18 luglio - ScalAperta).</div>
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All’inizio del mese, da non perdere il 1 luglio il Recital del brillante soprano <strong>Olga Peretyatko</strong>, con una raffinata selezione di brani italiani (Verdi), francesi (Fauré), tedeschi (Schubert, Clara Schumann,Liszt) e russi (Glinka, Čajkovskij, Rimskij-Korsakov, Rachmaninov), e dal 4 luglio le quattro speciali date di anteprima del nuovo <em><strong>Elisir d’amore per i bambini</strong></em>!</div>
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Entra nel vivo la <strong>campagna abbonamenti</strong> 2018-2019, con tutte le storiche formule ma anche le nuove soluzioni “Prime”, per assicurarsi già ora i grandi titoli del prossimo anno. Sono in vendita in biglietteria e online anche i titoli dell’autunno: dal 1 settembre si inizia già con <em>Ali Babà</em> di Cherubini e dal 7 al 13 con i due spettacoli di ospitalità del Corpo di Ballo del Bol'šoj da Mosca.</div>
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<a href="http://3.bp.blogspot.com/-aKK2FAmz3zc/T0PZNFr1XrI/AAAAAAAAFqQ/WXf_Y19D5gE/s1600/alessandro3.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="266" src="http://3.bp.blogspot.com/-aKK2FAmz3zc/T0PZNFr1XrI/AAAAAAAAFqQ/WXf_Y19D5gE/s400/alessandro3.jpg" width="400" /></a></div>
Dopo oltre cinque anni l'Orecchio di Dioniso, il blog di informazione e critica musicale, che vi ha tenuto quotidianamente compagnia, cambia radicalmente. E' infatti già attivo da alcuni giorni il nuovo indirizzo - <a href="http://orecchiodidioniso.blogspot.com/">http://orecchiodidioniso.blogspot.com/</a> <a href="http://orecchiodidioniso.blogspot.com/"></a> - insieme ad una nuova grafica, con la possibilità di inserire, per chi lo desidera, banner pubblicitari e inserzioni commerciali. Inoltre, non sarò più "un uomo solo al comando", ma mi accompagneranno in questa nuova avventura l'amico Giulio Loiacono, che già ha collaborato spesso al blog negli ultimi due anni, e per la parte tecnica e grafica Dario Daddabbo e Nicola Loiacono, preziosi consulenti in una materia come quella informatica che chi scrive pratica più da inconsapevole dilettante che da smaliziato professionista del web.
Dunque questo è l'ultimo post che troverete a questo URL. Nei prossimi giorni se proverete ad entrare qui, sarete comunque veicolati direttamente sul nuovo blog: L'ORECCHIO DI DIONISO - IL NUOVO BLOG - <a href="http://orecchiodidioniso.blogspot.com/">http://orecchiodidioniso.blogspot.com/ </a><a href="http://orecchiodidioniso.blogspot.com/"></a><div class="blogger-post-footer"><script type="text/javascript"><!--
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<a href="http://2.bp.blogspot.com/-UUWrfV9wz88/Tz6QgecA9EI/AAAAAAAAFpU/zXv6HEPV1Ec/s1600/DSC_8013.JPG" imageanchor="1" style="margin-left:1em; margin-right:1em"><img border="0" height="265" width="400" src="http://2.bp.blogspot.com/-UUWrfV9wz88/Tz6QgecA9EI/AAAAAAAAFpU/zXv6HEPV1Ec/s400/DSC_8013.JPG" /></a></div>
A qualcuno potrà sembrare strano, ma è stata eseguita per la prima volta solo ieri sera a Bari la Settima Sinfonia di Anton Bruckner (1884). E' successo al Petruzzelli con l'Orchestra del Teatro, una bella realtà sempre più in crescita e che non finisce mai di stupire ad ogni occasione utile. A dirigerla ieri c'era un "Kappellmeister" elegante e di grande esperienza come l'austriaco Ralf Weikert, già protagonista la scorsa stagione di un'ottima "Salome" di Richard Strauss.
E Strauss era tra i compositori in programma con i suoi sublimi Quattro ultimi Lieder, pagine di rara bellezza, una sorta di perlacea, tarda sinfonia con voce (eccellente quella del soprano Alexandra Coku) che costituisce la summa testamentaria dell'attività creativa del celebre compositore tedesco. Ad aprire il programma della serata la raffinata ouverture tratta dalle musiche di scena per Rosamunda di Franz Schubert. Esecuzioni tutte rigorose, precise, fedelissime quelle di Weikert, che ha saputo regalare in tre giorni di prove un imprinting autenticamente tedesco ad un'orchestra mediterranea, latina come quella barese.
Se si vuole però cercare il pelo nell'uovo in una "Settima" riletta con cura certosina e abilità indiscutibili, è proprio una certa carenza di trasporto nei cosiddetti momenti di "climax" in cui far salire gradualmente la temperatura sonora della sinfonia e di conseguenza la densità delle arcate mistiche degli infiniti "crescendo" bruckneriani.
Pubblico un po' indisciplinato: applaude tra un lied e l'altro di Strauss come se si trattasse di un recital d'arie d'opera italiane. Lo fa anche tra il primo ed il secondo movimento della sinfonia bruckneriana; poi finalmente si placa, non si sa se avvinto dalla bellezza dei temi del Maestro di Ansfelden o perchè ha già guadagnato l'uscita.
Nell'Orchestra del Petruzzelli mi piace sottolineare, per una volta la prova di alcuni singoli strumentisti: dalla impagabile "spalla", Paçalin Pavaci ad Annalisa Pisanu (primo flauto), da Francesco Manfredi (primo clarinetto) a Martina Repetto (primo corno) e alle quattro tube wagneriane (Francesco Lillo, Damiano Fiore, Giuseppe Smaldino e Dario Lo Re): emozionanti protagonisti del fulcro centrale della "Settima" con il lungo, celebre "Adagio" in omaggio alla scomparsa di Richard Wagner.<div class="blogger-post-footer"><script type="text/javascript"><!--
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<a href="http://4.bp.blogspot.com/-f8xnDW1YcDg/Tz4nTEuvXeI/AAAAAAAAFo8/ynk9wjICx-A/s1600/PDVD_024.jpg" imageanchor="1" style="margin-left:1em; margin-right:1em"><img border="0" height="225" width="400" src="http://4.bp.blogspot.com/-f8xnDW1YcDg/Tz4nTEuvXeI/AAAAAAAAFo8/ynk9wjICx-A/s400/PDVD_024.jpg" /></a></div>
Giovedì 23 febbraio presso Casa Giannini
(Via Sparano, 172 BARI -
Ingresso libero, ore 18.30,
Infotel. 080.5246864) il critico cinematografico Vito Attolini terrà la seconda conversazione sulla "Musica per gli occhi". Egli ripercorrerà a grandi linee la storia del cinema italiano, attraverso il contributo che hanno dato alcuni importanti musicisti italiani, autori delle colonne sonore di celeberrimi film: dalla prima colonna sonora di Nino Rota per "Treno Popolare" a "Riso amaro" composta da Goffredo Petrassi, dal "Mulino del Po" di Ildebrando Pizzetti ai film di Sergio Leone con le splendide musiche di Ennio Morricone, fino ad arrivare a Fabio Vacchi autore delle musiche per i film di Ermanno Olmi, quali "Il mestiere delle armi" e "Centochiodi".<div class="blogger-post-footer"><script type="text/javascript"><!--
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<a href="http://4.bp.blogspot.com/-Ncjx_tKrQGo/Tz4idmIF7pI/AAAAAAAAFow/3C2vZc-ikYU/s1600/manifesto.jpg" imageanchor="1" style="margin-left:1em; margin-right:1em"><img border="0" height="400" width="286" src="http://4.bp.blogspot.com/-Ncjx_tKrQGo/Tz4idmIF7pI/AAAAAAAAFow/3C2vZc-ikYU/s400/manifesto.jpg" /></a></div><div class="blogger-post-footer"><script type="text/javascript"><!--
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<a href="http://1.bp.blogspot.com/-8ia8RUOFsCU/Tz4eI_KJofI/AAAAAAAAFok/tNHtr1JXiZs/s1600/DiLernia_foto.jpg" imageanchor="1" style="margin-left:1em; margin-right:1em"><img border="0" height="288" width="400" src="http://1.bp.blogspot.com/-8ia8RUOFsCU/Tz4eI_KJofI/AAAAAAAAFok/tNHtr1JXiZs/s400/DiLernia_foto.jpg" /></a></div>
Domani, sabato 18 febbraio 2012 alle ore 20.30 a Bari, presso la chiesa di Santa Croce, si inaugura il XVII Festival Organistico Internazionale di Bari. Alla consolle si esibirà Francesco Di Lernia, organista dalla brillantissima carriera internazionale e attualmente direttore del Conservatorio "U.Giordano" di Foggia, insieme con il trombista Antonio Carretta. Il programma comprende brani di Lully, Haendel, Panone, Mendelssohn, Jenkins e Pasini.
Ingresso libero.<div class="blogger-post-footer"><script type="text/javascript"><!--
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<a href="http://1.bp.blogspot.com/-S3g0BCG_xN4/Tzzz01yDULI/AAAAAAAAFoU/UHpsHoplgaQ/s1600/malkki.jpg" imageanchor="1" style="margin-left:1em; margin-right:1em"><img border="0" height="259" width="400" src="http://1.bp.blogspot.com/-S3g0BCG_xN4/Tzzz01yDULI/AAAAAAAAFoU/UHpsHoplgaQ/s400/malkki.jpg" /></a></div>
Si conclude con la prima esecuzione assoluta di "Tail Up" di Giorgio Battistelli, opera composta su commissione della Rai, l’ottava edizione di Rai NuovaMusica, venerdì 17 febbraio alle 21.00 all’Auditorium Rai “Arturo Toscanini” di Torino, in diretta su Rai Radio3 e in streaming su www.osn.rai.it.
Sul podio dell’Orchestra Sinfonica Nazionale della Rai la finlandese Susanna Mälkki (nella foto), direttore musicale dell’Ensemble Intercontemporain, che propone anche due prime italiane: Al largo di Magnus Lindberg, il cui finale riecheggia Verklärte Nacht di Schoenberg, e Ringed by the Flat Horizon di George Benjamin, la cui ispirazione è tratta dal poema modernista di T.S. Eliot The Waste Land.
Prima del concerto – a partire dalle 20.30 – prosegue, inoltre, il progetto Rai NuovaLounge, realizzato in collaborazione con l’Associazione Culturale Situazione Xplosiva, che accoglie il pubblico nel foyer dell’Auditorium con un preludio elettronico. Nell’intervallo, poi, il duo degli Opium Child elabora campioni e frammenti musicali “prelevati” da Tail Up di Battistelli.
I biglietti da 5 e 3 euro (ridotto giovani) sono in vendita sia on-line, sia presso la biglietteria dell’Auditorium Rai “Arturo Toscanini” di Torino, anche a partire da un’ora prima dello spettacolo.<div class="blogger-post-footer"><script type="text/javascript"><!--
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<a href="http://3.bp.blogspot.com/-kv2iFN-06d4/TzzHVUwf4AI/AAAAAAAAFoI/KsNz89v_QzQ/s1600/schittulli_.jpg" imageanchor="1" style="margin-left:1em; margin-right:1em"><img border="0" height="292" width="400" src="http://3.bp.blogspot.com/-kv2iFN-06d4/TzzHVUwf4AI/AAAAAAAAFoI/KsNz89v_QzQ/s400/schittulli_.jpg" /></a></div>
Anche quest’anno la Provincia di Bari parteciperà alla 32esima edizione della Bit, la Borsa Internazionale del Turismo, che si terrà a Milano da oggi fino a domenica 19 febbraio 2012.
Nell’ambito dello spazio dedicato a Bari e la Costa dei Trulli, si terranno presso l’Area Conferenze della Fiera di Milano che ospita la BIT, due conferenze stampa:
- Il Sistema Ambientale e Culturale “Mari tra le mura: nel blu dipinto di Puglia”
- La Candidatura della Città di Bari a Capitale Europea della Cultura 2019.
Interverranno il vice Presidente ed Assessore alla Cultura, Turismo, Sport e Tempo Libero della Provincia di Bari, Nuccio Altieri, l’Assessore al Marketing territoriale del Comune di Bari, Gianluca Paparesta e l’assessore alle Politiche culturali del Comune di Conversano, Pasquale Sibilia. Introdurrà l’Assessore al Mediterraneo, Cultura e Turismo, della Regione Puglia, Silvia Godelli.
Sarà allestito l’Info Point promozionale “Viaggiare in Puglia: tutta un’altra musica” in Piazza Beccaria a Milano: un’iniziativa promossa dalle sei Province pugliesi e con la partecipazione di 21 Comuni.
Per la Provincia di Bari saranno presenti, con propri spazi espositivi, i Comuni di Bari, Polignano, Monopoli, Conversano, Rutigliano, Castellana, Noci e Mola di Bari. Da sottofondo, a questo viaggio lungo il tacco d’Italia, un ricco programma di intrattenimenti musicali giornalieri e una degustazione dei vini delle cantine più rappresentative, realizzata dell’Associazione Italiana Sommelier pugliese, che allieteranno la sosta di visitatori, turisti e curiosi.
“Con grande soddisfazione, da presidente dell’UPI Puglia, - sostiene Francesco Schittulli (nella foto) - quest’anno, tutte le sei Province pugliesi, grazie ad una proficua attività di concertazione e collaborazione, si presentano unite per un solo territorio: la Puglia. Una unione che fa la forza, ma che in tempi di crisi consente anche un risparmio dei costi. In particolare, poi, come presidente della Provincia di Bari credo che il capoluogo pugliese e la Costa dei Trulli rappresentino il cuore della Puglia, la parte di territorio in cui si concentra tutto ciò che un turista può desiderare da un viaggio nella nostra amata Terra”.
“Per Bari presenteremo a Milano la sfida a diventare capitale della cultura nel 2019. Occorre adottare - prosegue Nuccio Altieri - un nuovo modello di gestione dei sistemi culturali e ambientali che vede nella ristrutturazione di Santa Scolastica non solo la sede del museo Archeologico ma un vero e proprio “hub” turistico dal quale far partire nuovi percorsi di scoperta del nostro territorio. Presenteremo tutto questo agli operatori di settore e ai buyers in BIT e ai turisti in piazza Beccaria”.<div class="blogger-post-footer"><script type="text/javascript"><!--
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<a href="http://2.bp.blogspot.com/-plHQyq1GZ2s/TzvzmZJjktI/AAAAAAAAFn8/iubzaQ3HdOI/s1600/Weikert%2BRalf%2B%25281%2529.jpg" imageanchor="1" style="margin-left:1em; margin-right:1em"><img border="0" height="266" width="400" src="http://2.bp.blogspot.com/-plHQyq1GZ2s/TzvzmZJjktI/AAAAAAAAFn8/iubzaQ3HdOI/s400/Weikert%2BRalf%2B%25281%2529.jpg" /></a></div>
Al via “Sinfonie d’Inverno”. Il primo appuntamento del ciclo di concerti della Fondazione Petruzzelli avrà luogo domani sera (alle 21.00). Dirigerà l’Orchestra il celebre maestro austriaco Ralf Weikert (nella foto). In programma "Vier letzte Lieder" di Richard Strauss (solista: il soprano americano Alexandra Coku), l'ouverture "Rosamunde" di Franz Schubert e la Sinfonia n. 7 di Anton Bruckner.
I biglietti sono in vendita al botteghino del Teatro Petruzzelli e su www.bookingshow.it. Infopoint: 080.975.28.40. Ecco di seguito alcune notizie sulle composizioni in programma domani sera.
Richard Strauss (1864-1949):"Vier Letze Lieder" (Quattro Ultimi Lieder)
è l’ultima composizione del “grande vecchio” Maestro, ormai divenuto celeberrimo operista di livello mondiale; si tratta di un fremente, bellissimo congedo dopo un’intensa quanto varia attività creativa. L’autore morì appena un anno dopo la conclusione di questo suo ultimo lavoro per soprano ed orchestra. Le poesie scelte sono “Frueling” (Primavera), “September” e “Beim Schlafengehen” (Al momento di coricarsi) di Herman Hesse e “Im Abendrot” di Joseph von Eichendorff. Clima nostalgico ispirato da un tramonto storico, non meno che privato, con evidenti riferimenti ad un’atmosfera tardo romantica; non a caso nell’ultimo c’è un richiamo (affidato al corno) al tema principale del poema sinfonico “Morte e trasfigurazione” composto sessant’anni prima. Notevole l’a solo del violino imitato dalla voce in “Beim Schlafengehen”.
Franz Schubert (1797-1828): "Rosamunde"-ouverture.
Schubert compose nel 1823, le musiche di scena per il dramma romantico “Rosmunda, principessa di Cipro” di Helmina von Chézy. Il testo del lavoro è andato perso, ma le musiche sono ancor oggi eseguite (in particolare gli “intermezzi” e quelle per i balletti). L’ouverture era stata composta per un altro lavoro intitolato “L’arpa magica”. Atmosfere varie, dalla cupezza alla più disinvolta eleganza, ma tutto sempre caratterizzato dalla inesauribile vena melodica dell’autore.
Anton Bruckner (1824-1896) – Sinfonia in mi magg. n.7 (Adagio – Scherzo – Finale)
E’ la sinfonia (composta fra il 1881 ed il 1883, e mai revisionata dall’autore, al contrario delle altre) alla quale Bruckner - all’epoca sessantenne - deve più che alle altre, la sua fama. Infatti è caratterizzata oltre che dalla bellezza dei temi anche da una suadente e piana discorsività. I riferimenti all’amato “maestro” Wagner, da poco morto a Venezia, sono quanto mai evidenti in tutto lo svolgimento (di rilievo l’impiego delle “tube”). L’opera fu presentata per la prima volta a Lipsia, nel dicembre del 1884, sotto la direzione di Arthur Nikisch, con esiti trionfali. Da non perdere!<div class="blogger-post-footer"><script type="text/javascript"><!--
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<a href="http://3.bp.blogspot.com/-YMNHZ0y9QFs/TzpPJyvvbCI/AAAAAAAAFnw/sjZDLAzOLuQ/s1600/safe_image.jpg" imageanchor="1" style="margin-left:1em; margin-right:1em"><img border="0" height="240" width="320" src="http://3.bp.blogspot.com/-YMNHZ0y9QFs/TzpPJyvvbCI/AAAAAAAAFnw/sjZDLAzOLuQ/s320/safe_image.jpg" /></a></div>
Dal 19 al 21 febbraio si terrà a Fasano, in provincia di Brindisi, nella sede del Laboratorio Urbano, una Masterclass in Canto Lirico tenuta dal soprano barese Maria Grazia Pani (nella foto), con l’accompagnamento al pianoforte del Maestro Davide Dellisanti.
La direzione artistica è affidata a Vito Alò.
La Masterclass è stata organizzata dall’associazione “Le Nove Muse”, in collaborazione con “Artinpuglia” di Bari, il Rotary Club di Fasano, la Cna Puglia e con il patrocinio dell'Assessorato al Mediterraneo della Regione Puglia, del Comune di Fasano e del Comune di Monopoli.
Si sono iscritti nove giovani "Allievi effettivi", (di cui due partecipanti di Roma ,uno di Matera e gli altri pugliesi di Brindisi , Monopoli e Cisternino) che avranno la possibilità,di partecipare a due concerti organizzati nel Castello Carlo V di Monopoli (il 21 febbraio) e nel teatro Sociale, a Fasano, il 22 febbraio, in occasione dell'anniversario della fondazione del locale Rotary club.
Nei concerti finali gli allievi, tutti giovanissimi tra i 18 e i 30 anni, si esibiranno in brani del repertorio lirico italiano e straniero che avranno perfezionato durante la Masterclass.
I compositori scelti per il concerto sono Mozart, Donizetti, Puccini, Bizet, Bach.Durante la serata finale verrà assegnata da Egidio Pani la borsa di studio “Amore per la musica” in memoria del Prof. Giuseppe Pani.
E' la prima volta in Puglia che viene assegnata una borsa di studio durante una Masterclass di Canto Lirico.<div class="blogger-post-footer"><script type="text/javascript"><!--
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<a href="http://3.bp.blogspot.com/-FM29dQpIWoc/Tzozm5EXqYI/AAAAAAAAFnk/mmW6oxCai8A/s1600/00022743.jpg" imageanchor="1" style="clear:left; float:left;margin-right:1em; margin-bottom:1em"><img border="0" height="240" width="180" src="http://3.bp.blogspot.com/-FM29dQpIWoc/Tzozm5EXqYI/AAAAAAAAFnk/mmW6oxCai8A/s320/00022743.jpg" /></a></div>
"Invitato dal sindaco Emiliano a prestare la sua consulenza, Carlo Fontana (nella foto) anticipa le sue idee per l'ente lirico: "Per il politeama barese bisogna percorrere la stessa strada della Scala di Milano nel 1921. Un bel problema l'assenza di un socio privato. È bene che l'imprenditoria s'interroghi sul suo ruolo".
È un ritorno al Petruzzelli quello che attende Carlo Fontana, l'ex sovrintendente del Teatro alla Scala di Milano. È l'uomo al quale il sindaco Michele Emiliano ha chiesto aiuto per immaginare il domani della Fondazione lirico sinfonica, proponendogli un ruolo da "superconsulente" al fine di rilanciare il brand Petruzzelli, attraverso un piano industriale che porti poi a sciogliere il nodo della nomina del nuovo sovrintendente.
<b>Fontana, a che punto è il dialogo con l'ente lirico barese?</b>
"Emiliano mi ha chiesto se sono disponibile a incontrare come esperto il cda e gli ho risposto affermativamente: accadrà a breve, non appena possibile".
<b>Da quanto tempo manca dal Petruzzelli?</b>
"Dagli anni Ottanta, ma serbo intatto il ricordo di un teatro molto bello, suggestivo e pieno di storia: uno dei palcoscenici italiani più belli. E rammento la tragedia del rogo: fu uno choc. Non meno travagliata la vicenda della sua ricostruzione e qui, suppongo, la situazione proprietaria in mano ai privati non dev'essere stata d'aiuto".
Né adesso, a onor del vero, il bandolo della matassa è stato del tutto districato.
"Vivo a Milano e ho lavorato in un teatro, la Scala, che è stato espropriato nel 1921 ed è diventato pubblico. Credo che anche per il Petruzzelli la strada maestra debba essere questa: i teatri storici non possono che appartenere alla collettività perché è di chiese laiche
che si parla. Sono convinto che le mura del Petruzzelli debbano essere di tutti".
<b>Nessun contatto, invece, dopo la riapertura?
</b>
"Purtroppo no, ma ho ricevuto un feedback molto positivo dal mio amico compositore Fabio Vacchi che a Bari ha debuttato la primavera scorsa con Lo stesso mare, l'opera che ha scritto ispirata al complesso romanzo di Amos Oz. Di quest'esperienza me ne ha parlato con viva soddisfazione e mi ha fatto piacere, perché quando un artista dà un giudizio positivo sulle condizioni lavorative di un teatro vuol dire che è tutto vero. È il segno che, nonostante la stagione, nel nostro Paese si può ancora lavorare bene".
<b>D'accordo, ma la Fondazione Petruzzelli, certo l'ultima arrivata, resta pur sempre l'ente lirico meno finanziato d'Italia. Che ne dice?</b>
"Senza dubbio il problema economico a Bari è pesante e, davvero, non so come si regga una struttura così. I numeri fanno riflettere".
Aggiunga pure che in consiglio d'amministrazione non siede nemmeno un socio privato.
"Ed è un bel problema, anche perché, nell'ambito del Sud, Bari è una città ricca, al pari della Puglia stessa. È un nodo che va sciolto ed è bene che l'imprenditoria locale s'interroghi sul ruolo che vuole avere rispetto al suo teatro. Manca una defiscalizzazione che funga da incentivo, ma c'è pur sempre lo strumento della legge Melandri che, in qualche misura, potrebbe essere sfruttato proprio a Bari".
<b>Ma come si fa a crescere nell'era della crisi?</b>
"I contributi del Fus non fanno che diminuire e, dinanzi a un simile contesto, considerando la ricaduta sulla capacità di spesa degli enti locali, s'impone un ripensamento dei modelli gestionali e organizzativi".
<b>C'è una formula per fare le nozze con i fichi secchi?
</b>
"Serve un grande sforzo di fantasia e libertà intellettuale che va a coincidere con la voglia di mettersi in gioco, per realizzare qualcosa di diverso e nuovo. E qui penso che un teatro come il Petruzzelli dovrebbe avere la sua centralità in Puglia e che, come tale, la Regione debba riconoscerlo anche attraverso le sue politiche per la musica. Il che porta a un ragionamento sugli strumenti produttivi: l'orchestra, il coro e le masse stabili. Servono solo al Petruzzelli o a tutta la Puglia? È questo il grande tema".
<b>Una sfida mica semplice, forse.</b>
"La città di Bari e la Regione devono chiedersi quale ruolo voler assegnare al Petruzzelli, calibrando le proprie politiche e, sulla scorta di tali azioni, individuare un sovrintendente al quale consegnare autonomia operativa. Come ho già detto sono pronto a offrire il mio aiuto: mi piacerebbe stimolare Emiliano e Vendola su un percorso di autentico rinnovamento. Il mio contributo di idee per il Petruzzelli può avere senso solo così."
*(Fonte: LA REPUBBLICA-BARI, Antonio Di Giacomo, 13 febbraio 2012)<div class="blogger-post-footer"><script type="text/javascript"><!--
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<a href="http://4.bp.blogspot.com/-WME6lM_gGZY/TzkJmo_O-FI/AAAAAAAAFnQ/aFe_DIsM02o/s1600/Coro_della_Fondazione_Petruzzelli_ph_Mirco_Magliocca.jpg" imageanchor="1" style="margin-left:1em; margin-right:1em"><img border="0" height="213" width="400" src="http://4.bp.blogspot.com/-WME6lM_gGZY/TzkJmo_O-FI/AAAAAAAAFnQ/aFe_DIsM02o/s400/Coro_della_Fondazione_Petruzzelli_ph_Mirco_Magliocca.jpg" /></a></div>
Mentre non è ancora per nulla chiaro chi sarà il nuovo sovrintendente della Fondazione Petruzzelli chiamato a proseguire il prezioso lavoro di Giandomenico Vaccari e si parla della prossima venuta a Bari di un calibro da novanta come Carlo Fontana, quale superconsulente, la Fondazione Petruzzelli dopo il "Concerto Moretti" naviga a vista e propone un ciclo di quattro accattivanti serate musicali dal suggestivo titolo “Sinfonie d’Inverno”. I biglietti sono già in vendita da sabato 11 febbraio, al botteghino del Teatro Petruzzelli ed on line su www.bookingshow.it. Infopoint: 080.975.28.40.
Si parte giovedì 16 febbraio alle 21.00 con il noto maestro tedesco Ralf Weikert che dirigerà l’Orchestra della Fondazione Petruzzelli, in uno splendido programma tardo-romantico che comprende i radiosi "Vier letzte Lieder " (Gli Ultimi Quattro Lieder) di Richard Strauss (soprano Alexandra Coku), l'ouverture della "Rosamunde" di Franz Schubert e la sublime Sinfonia n. 7 di Anton Bruckner.
Giovedì 23 febbraio alle 21.00 sarà Nir Kabaretti a dirigere l’Orchestra della Fondazione Petruzzelli, in programma Syrinx (flauto solo Annalisa Pisanu) e Prélude à l'après-midi d'un faune di Claude Debussy, l'Ouverture-Fantasia "Romeo Giulietta" (1880) e la Sinfonia in re minore di César Franck.
Lunedì 27 febbraio alle 21.00 la rassegna propone un appuntamento cameristico con il duo composto dal violinista Francesco D’Orazio e dal pianista Giampaolo Nuti. In programma la Sonata in mi minore op. 29 per violino e pianoforte (1889) di Ferruccio Busoni, Tzigane per violino e pianoforte (1924) di Maurice Ravel, Road Movies per violino e pianoforte (1995) di John Adams, Sonata in re minore op.121 per violino e pianoforte (1851) di Robert Schumann.
Venerdì 2 marzo, infine, alle 21.00 John Neschling dirigerà l’Orchestra della Fondazione Petruzzelli nella Sinfonia n. 5 di Gustav Mahler, in programma anche la poco eseguita (almeno in italia) "Ave Maria" di Anton Bruckner con il Coro della Fondazione Petruzzelli (nella foto)
preparato da Franco Sebastiani.<div class="blogger-post-footer"><script type="text/javascript"><!--
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(ma vogliamo parlarne con concretezza?):<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://1.bp.blogspot.com/-1bHYHTHckao/TzbmJI-06GI/AAAAAAAAFnE/miIMHSLz6K4/s1600/orchestra-petruzzelli.jpg" imageanchor="1" style="margin-left:1em; margin-right:1em"><img border="0" height="229" width="400" src="http://1.bp.blogspot.com/-1bHYHTHckao/TzbmJI-06GI/AAAAAAAAFnE/miIMHSLz6K4/s400/orchestra-petruzzelli.jpg" /></a></div>
"Si fa presto a dire “c’era da immaginarselo”. Nella vicenda del Petruzzelli, altro che, stiamo andando oltre ogni possibile immaginazione. Appare ormai evidente che la nomina del sovrintendente del teatro da parte del consiglio di amministrazione della Fondazione ha scatenato un vergognoso regolamento di conti tra le fazioni della politica locale. Quando si dava per scontata, alla scadenza del mandato, la riconferma di Giandomenico Vaccari, è perlomeno sorprendente ascoltare oggi giudizi a ruota libera sul suo operato, per cui taluni con una veemenza inusitata arrivano a chiederne la testa, invocando (farneticando) la nomina di un soggetto “di alto profilo internazionale”. Quel che sta accadendo è grave, inammissibile. Si mira allo sfascio per motivi che però non possono sfuggire a chi crede con convinzione nel valore del ruolo del Petruzzelli, a chi ne ha atteso la rinascita per 18 lunghi anni, sentendone il gran vuoto nella vita culturale pugliese. Oggi scopriamo invece che il teatro, ricostruito per la fede ma soprattutto con i soldi della comunità, è finito nelle mani di partiti e/o di appendici di partiti, che se ne servono sostanzialmente per squallidi giochi di potere.
Ebbene, in questo quadro avvilente, miserevole, che accade?
E’ inconcepibile che esponenti istituzionali quali il Governatore della Puglia e il vice presidente della Provincia di Bari (appena giunto alla vicepresidenza della Fondazione) debbano avventurarsi in giudizi temerari, dimenticando fra l’altro che negli ultimi quattro anni il Petruzzelli ha promosso e vissuto un vero grande evento culturale, rappresentando per la prima volta a Bari l’intero ciclo della Tetralogia wagneriana.
Ed è preoccupante che i due rappresentanti del Ministero nel CdA della Fondazione, con interventi che esulano dalle loro competenze anche specifiche, possano alzare la voce per imporre dei “veti” che hanno il sapore di un odioso ricatto.
Molto sommessamente, invece, il sottoscritto, critico musicale da oltre mezzo secolo, Vi invita a riflettere, magari vedendoci un pomeriggio o una sera da qualche parte, per un confronto sereno, ma soprattutto serio e concreto."
FRANCO CHIECO<div class="blogger-post-footer"><script type="text/javascript"><!--
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<a href="http://4.bp.blogspot.com/-WzLWVUGaAJo/TzYtK6A0T2I/AAAAAAAAFm4/Y0atMpw6I5Y/s1600/Newsletter_Concerto-in-ricordo-di-Laura-Dubini.gif" imageanchor="1" style="margin-left:1em; margin-right:1em"><img border="0" height="400" width="235" src="http://4.bp.blogspot.com/-WzLWVUGaAJo/TzYtK6A0T2I/AAAAAAAAFm4/Y0atMpw6I5Y/s400/Newsletter_Concerto-in-ricordo-di-Laura-Dubini.gif" /></a></div><div class="blogger-post-footer"><script type="text/javascript"><!--
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<a href="http://3.bp.blogspot.com/-_LLJpmncW3s/TzYriyHrZMI/AAAAAAAAFms/RZF8hjWcxy8/s1600/marcello_panni2.jpg" imageanchor="1" style="margin-left:1em; margin-right:1em"><img border="0" height="292" width="400" src="http://3.bp.blogspot.com/-_LLJpmncW3s/TzYriyHrZMI/AAAAAAAAFms/RZF8hjWcxy8/s400/marcello_panni2.jpg" /></a></div>
Questa sera, alle ore 21.00, presso la Chiesa di S. Carlo Borromeo di Bari, l’Orchestra Sinfonica della Provincia di Bari si esibirà in un nuovo concerto del ciclo “Raccontare Beethoven”, sotto la direzione del noto maestro e compositore Marcello Panni (nella foto), e con la partecipazione di Ugo Gregoretti. Il regista, giornalista, drammaturgo e intellettuale romano si presta in questo contesto ad una sorta di “guida all’ascolto” dei concerti di questo ciclo ideato dal maestro Angelo Cavallaro, attuale direttore artistico dell'ICO barese.
Il programma della serata di oggi prevede l’esecuzione di musiche di Luciano Berio ("Rendering") e di Ludwig van Beethoven (Sinfonia n. 6 in fa magg. op. 68 “Pastorale”).Ingresso libero.<div class="blogger-post-footer"><script type="text/javascript"><!--
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<a href="http://4.bp.blogspot.com/-2vDifBTIbJk/TzVnexkVdzI/AAAAAAAAFmg/dl9A7CvxA2o/s1600/DSC_7558.JPG" imageanchor="1" style="margin-left:1em; margin-right:1em"><img border="0" height="265" width="400" src="http://4.bp.blogspot.com/-2vDifBTIbJk/TzVnexkVdzI/AAAAAAAAFmg/dl9A7CvxA2o/s400/DSC_7558.JPG" /></a></div>
Un successo convincente di pubblico ieri sera al Petruzzelli di Bari per l'attore e regista Nanni Moretti (nella foto di Carlo Cofano) che ha regalato uno stimolante concerto-spettacolo, teso a ripercorrere dal vivo i momenti salienti del suo percorso cinematografico. Moretti ha interpretato alcuni dialoghi e monologhi tratti dai suoi film, col supporto delle immagini e del sound impeccabile dell'Orchestra della Fondazione Petruzzelli diretta da Franco Piersanti, autore delle musiche di alcune pellicole del noto cineasta romano. Al pianoforte oltre allo stesso Piersanti, si è avuta la partecipazione significativa di Nicola Piovani, anch'egli autore delle colonne sonore di alcuni film di successo di Moretti. Pur intrigante nell'idea di partenza, in verità un po' autoreferenziale di parlare di sè e delle sue esperienze come regista-attore, il concerto-monologo morettiano potrebbe decollare con più forza se avesse dalla sua un ritmo maggiore nell'alternarsi di monologhi, musica e immagini, oltre che una durata più contenuta.
Moretti, si sa, ha un carisma notevole, ma personalmente lo apprezziamo di più nei suoi film e nello sguardo della sua macchina da presa, lì dove sa indagare come pochi altri la realtà e l'umanità (buona o cattiva che sia!) che ci circondano.<div class="blogger-post-footer"><script type="text/javascript"><!--
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<a href="http://4.bp.blogspot.com/-_bP4wHoP81Y/TzUJGMNgDkI/AAAAAAAAFmU/qlDkstxCqnY/s1600/gianna-fratta.jpg" imageanchor="1" style="margin-left:1em; margin-right:1em"><img border="0" height="274" width="400" src="http://4.bp.blogspot.com/-_bP4wHoP81Y/TzUJGMNgDkI/AAAAAAAAFmU/qlDkstxCqnY/s400/gianna-fratta.jpg" /></a></div>
Dopo Riccardo Bertoncelli e il suo laboratorio dedicato alla musica rock, un altro appuntamento che s’inserisce nel programma 2012 “Pensare Musica, pensare Teatro” promosso dalla Fondazione Paolo Grassi con il sostegno della Regione Puglia. Questa volta sarà Gianna Fratta (nella foto) l’ospite d’onore; si tratta di una tra le più brillanti pianiste e direttrici d’orchestra del panorama musicale contemporaneo e terrà delle conversazioni sul senso della musica oggi, con esempi dal vivo al pianoforte.
Diplomata in pianoforte e composizione col massimo dei voti, oltreché in direzione d’orchestra con lode, Gianna Fratta è laureata in giurisprudenza e discipline musicali con 110/110 e lode. Dopo una brillante carriera come pianista, negli ultimi anni si è sempre più dedicata alla direzione d’orchestra lavorando con orchestre come i Berliner Symphoniker, l’Orchestra del Teatro dell’Opera di Roma, la Sinfonica di Macao (Cina), la Royal Accademy di Londra e molte altre. Oltre ad essere titolare di cattedra al Conservatorio di Foggia, è Visiting Professor alla Sungshin University di Seoul. Assistente del grande direttore russo Yuri Ahronovitch, egli ha scritto di lei “Non ho mai conosciuto un direttore così giovane e già così dotato di cuore e di braccio”. Nel 2009 è stata insignita del titolo di Cavaliere del lavoro della Repubblica italiana dal Presidente Giorgio Napolitano, nel corso della cerimonia "Onore al Merito" tenutasi al Quirinale per i risultati da lei ottenuti in campo internazionale come direttore d’orchestra.
Venerdì 17 febbraio presso l'Auditorium "Paolo Grassi" di Martina Franca,
alle ore 19.00 sarà affrontato soprattutto l’aspetto comunicativo legato alla musica, essendo questa definita, a giusta ragione, non solo come linguaggio, ma addirittura come il linguaggio universale per eccellenza.
Giovedì 23 febbraio, stesso luogo e sempre alle ore 19.00, saranno invece vagliate le logiche funzionali della musica, essendo la musica parte integrante del quotidiano. Si rifletterà dunque sulla “dimensione musicale” che, in maniera più e meno esplicita, interviene in ogni tipo di situazione.<div class="blogger-post-footer"><script type="text/javascript"><!--
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<a href="http://2.bp.blogspot.com/-SE6S3mHvapk/TzT2KIJfiOI/AAAAAAAAFmI/cP3qbYvTmOI/s1600/foto%2B3.JPG" imageanchor="1" style="margin-left:1em; margin-right:1em"><img border="0" height="160" width="400" src="http://2.bp.blogspot.com/-SE6S3mHvapk/TzT2KIJfiOI/AAAAAAAAFmI/cP3qbYvTmOI/s400/foto%2B3.JPG" /></a></div>
“Alla base di tutti e tre gli allestimenti – dice Michieletto – c’è un’analisi approfondita dei caratteri e della psicologia dei personaggi, mescolata a un elemento metateatrale: don Giovanni, dominatore assoluto delle vite degli altri, era sempre presente in scena; ne Le nozze di Figaro, che non ha un vero e proprio protagonista, i personaggi apparivano in scena anche se solamente evocati da qualcun altro, in una sorta di visualizzazione teatrale del pensiero; in Così fan tutte è don Alfonso a incarnare l’elemento metateatrale: accomodato su una poltrona nel proscenio, osserva costantemente lo svolgersi della vicenda, anche quando non espressamente richiesto dal libretto”. Un’opera, Così fan tutte, che ha certamente un lato buffo, che Michieletto ha scelto di non trasformare in farsa: “È proprio don Alfonso - dice - a usare le parole Mi fa da ridere questo lor ridere, ma so che in piangere dee terminar, e in questo mio allestimento le fila tessute da questa sorta di vecchio don Giovanni si risolvono in un finale drammatico”.
Lo spazio scenico è posto su una struttura girevole identica a quella utilizzata nelle due opere precedenti, che in Don Giovanni veniva impiegata per ricreare un Palazzo nobiliare settecentesco, nelle Nozze di Figaro un interno borghese dell’Ottocento, e in Così fan tutte diventa quello che potrebbe essere un luogo dell’aristocrazia odierna: un design-hotel di gran lusso. Questo permetterà, nella prossima stagione della Fenice, di riprendere tutti e tre titoli, pensati da Michieletto come profondamente legati uno all’altro, e metterli in scena nello stesso periodo.
Sul podio dell’Orchestra del Teatro la Fenice il giovane direttore italiano Antonello Manacorda, che aveva già diretto i due titoli precedenti. Il cast comprende: Maria Bengtsson (Fiordiligi), Josè Maria Lo Monaco (Dorabella), Markus Werba (Guglielmo), Marlin Miller (Ferrando), Caterina Di Tonno (Despina) e Andrea Concetti (Don Alfonso). L’opera è in scena a Venezia fino a sabato 3 marzo 2012, per un totale di otto rappresentazioni.
Dopo Così fan tutte, Damiano Michieletto sarà impegnato in altre nuove produzioni operistiche: a maggio il Poliuto di Donizetti alla Opernhaus di Zurigo, ad agosto l’attesissima Bohème di Puccini al Festival di Salisburgo, con Daniele Gatti sul podio e Anna Netrebko nel ruolo di Mimì; mentre a ottobre sarà la volta del Trittico di Puccini, messo in scena al Theater an der Wien di Vienna.
In Italia sono previste le riprese della Butterfly di Puccini al Teatro Regio di Torino a fine febbraio, e dell’Elisir d’amore di Donizetti, andato in scena lo scorso anno a Valencia, in cartellone al Teatro Massimo di Palermo nel mese di giugno.<div class="blogger-post-footer"><script type="text/javascript"><!--
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L'incontro, patrocinato da Federculture, è volto a incentivare lo scambio costruttivo fra i professionisti del settore e interlocutori culturali di rilievo al fine di ipotizzare nuovi modelli di produttività e progettare scenari migliori per il futuro del teatro d'opera in Italia.
Sempre nel rispetto della tradizione, e con l'obbiettivo di valorizzarla, l'Associazione intende altresì svecchiare l'immaginario legato al mondo della lirica, stanare l'Opera dalla sua torre d'avorio, e intraprendere percorsi virtuosi di riforma sostenibile per tutto il sistema.
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<a href="http://3.bp.blogspot.com/-iiMLdC5lkW8/TzQIF6NdoyI/AAAAAAAAFl8/ZrJNFqnAugM/s1600/madama_butterfly.jpg" imageanchor="1" style="margin-left:1em; margin-right:1em"><img border="0" height="265" width="400" src="http://3.bp.blogspot.com/-iiMLdC5lkW8/TzQIF6NdoyI/AAAAAAAAFl8/ZrJNFqnAugM/s400/madama_butterfly.jpg" /></a></div>
Fra i relatori, il Prof. G. Puglisi (Presidente commissione UNESCO Italia), l'Avv. Geo Magri (giurista, esperto in normative dello spettacolo), la Dott.ssa A. Monteverdi (esperta in teatro e multimedialità), la Dott.ssa Francesca Bruni (Art Valley, esperta in fundraising), il Prof. Sicca (Organizzazione Aziendale e Risorse Umane, Università degli Studi di Napoli), Daniele Abbado (regista e direttore artistico Teatro Valli di Reggio Emilia), Francesco Ernani (sovrintendente Teatro Comunale di Bologna) ed il il M° Claudio Ambrosini (compositore).
In occasione del Convegno, inoltre, verrà lanciata ufficialmente la candidatura dell'Opera Italiana a Patrimonio Immateriale dell'Umanità (UNESCO) di cui l'Associazione è promotrice.<div class="blogger-post-footer"><script type="text/javascript"><!--
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<a href="http://4.bp.blogspot.com/-GWer1CK3jjA/TzJqnDobpPI/AAAAAAAAFlw/JLkYN4swzh0/s1600/Locandina%2Bconcerto%2B19%2Bfebbraio.jpg" imageanchor="1" style="margin-left:1em; margin-right:1em"><img border="0" height="400" width="283" src="http://4.bp.blogspot.com/-GWer1CK3jjA/TzJqnDobpPI/AAAAAAAAFlw/JLkYN4swzh0/s400/Locandina%2Bconcerto%2B19%2Bfebbraio.jpg" /></a></div><div class="blogger-post-footer"><script type="text/javascript"><!--
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<a href="http://3.bp.blogspot.com/-hWgscOngdrA/TzJpY3Pb3sI/AAAAAAAAFlk/M1-blAYoIbk/s1600/Luciano%2BBiondini%2Be%2BJavier%2BGirotto%2B1.jpg" imageanchor="1" style="margin-left:1em; margin-right:1em"><img border="0" height="262" width="400" src="http://3.bp.blogspot.com/-hWgscOngdrA/TzJpY3Pb3sI/AAAAAAAAFlk/M1-blAYoIbk/s400/Luciano%2BBiondini%2Be%2BJavier%2BGirotto%2B1.jpg" /></a></div>
Venerdì 10 febbraio, alle 21, all’Auditorium Vallisa, proseguirà la stagione musicale dell'associazione culturale Mirarte con un duo internazionale d'eccezione: Javier Girotto (sassofono) e Luciano Biondini (fisarmonica). Il concerto sarà incentrato sui brani del loro nuovo album "Iguazù", appena pubblicato dall’etichetta italiana “Note sonanti” e che sarà presentato per l'occasione alpubblico barese. I biglietti si possono acquistare presso Centro Musica a Bari (C.so Vittorio Emanuele 165). Infotel: 348.376.61.30.<div class="blogger-post-footer"><script type="text/javascript"><!--
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<a href="http://4.bp.blogspot.com/-LRvIBJZp9us/TzFnEIqMUmI/AAAAAAAAFlY/H0cKjJ1FbwY/s1600/5295756587_d538a45026.jpg" imageanchor="1" style="margin-left:1em; margin-right:1em"><img border="0" height="263" width="400" src="http://4.bp.blogspot.com/-LRvIBJZp9us/TzFnEIqMUmI/AAAAAAAAFlY/H0cKjJ1FbwY/s400/5295756587_d538a45026.jpg" /></a></div>
Da chi ha suonato come solista con Herbert von Karajan, e con orchestre immense come, per esempio, i Berliner Philharmoniker e la Royal Concertgebouw di Amsterdam, non puoi che aspettarti sempre il massimo. E Bruno Giuranna (in una foto storica con Abbado e Accardo), violista di fama mondiale, già per la terza volta ospite della stagione dei Cameristi di Bari, non poteva che regalarci l'ennesima eccellente serata musicale.
Il Maestro era affiancato da tre validi giovani come il ventiduenne violinista barese Gabriele Ceci, talento in ascesa, il ventiquattrenne violoncellista di Campobasso Amedeo Cicchese, vincitore di oltre 30 concorsi nazionali ed internazionali e il pianista di Trinitapoli Francesco Basanisi, diplomatosi brillantemente nel Conservatorio di Bari sotto la guida di Mariarita Alfino, presidente instancabile della preziosa Accademia dei Cameristi e vanto culturale che va, secondo noi, ben oltre i limitati confini regionali.
Nel programma di ieri sera in Vallisa spiccava una pagina di rara bellezza come il Trio op. 114 di Brahms, nella versione con la viola al posto del clarinetto, e il giovanile ma già raffinato testimone dell'abilità straordinaria del suo autore, Quartetto per archi e pianoforte op. 13 di Richard Strauss.
Esecuzioni esemplari e godibilissime, frutto di un certosino lavoro in prova, ma anche di oggettive qualità tecniche ed interpretative dei musicisti. Da segnalare soprattutto il tempo lento del quartetto straussiano reso con sensuale trasporto ed elegante approccio espressivo. Un vero peccato che la pioggia ed il gelo della serata, abbiano impedito il "sold out" del concerto. Stasera si replica nel Teatro Sociale di Fasano.<div class="blogger-post-footer"><script type="text/javascript"><!--
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<a href="http://2.bp.blogspot.com/-p0Oum0lp6dQ/TzD2FhftFOI/AAAAAAAAFlM/g_T1V3EzLEE/s1600/6a00d83451c83e69e2010536847553970c-800wi.jpg" imageanchor="1" style="margin-left:1em; margin-right:1em"><img border="0" height="268" width="400" src="http://2.bp.blogspot.com/-p0Oum0lp6dQ/TzD2FhftFOI/AAAAAAAAFlM/g_T1V3EzLEE/s400/6a00d83451c83e69e2010536847553970c-800wi.jpg" /></a></div>
Nell'Austria degli anni '30, ancora profondamente turbata dal cataclisma che con la fine della Prima Guerra Mondiale spazzò via il "Mondo di Ieri" dell'Impero Asburgico, la vita musicale oscillava tra le avanguardie dodecafoniche e un estenuato tardo-romanticismo post mahleriano, entrambi espressione del tormento di una città che, come Vienna, manteneva saldamente un ruolo centrale nella vita culturale della mitteleuropa.
Franz Schmidt, carismatico insegnante di composizione e stimato compositore di due opere e quattro sinfonie, pur ammirando Schönberg e Berg, che a loro volta ne ricambiavano con rispetto la stima, fu tra coloro che preferirono adottare un linguaggio riconoscibile come derivazione dei grandi modelli del passato, quali Brahms e Bruckner. Il suo capolavoro più riuscito e complesso è senz'altro il gigantesco e ambizioso oratorio per soli, coro e orchestra "Il Libro dei Sette Sigilli"
tratto dalla biblica Apocalisse tradotta in tedesco da Martin Lutero, visionario e spettacolare come un kolossal cinematografico in 3-D, finalmente tornato in repertorio dopo l'oblio che nel secondo dopoguerra toccò a tutti quei compositori che non avendo abbracciato l'audacia dei linguaggi modernisti godettero dei favori del regime nazista. Fabio Luisi, uno dei direttori italiani più apprezzati nel mondo, dirige questo complesso capolavoro con il Coro e l'Orchestra dell'Accademia di Santa Cecilia di Roma in programma al capitolino Parco della Musica dal prossimo 11 febbraio.<div class="blogger-post-footer"><script type="text/javascript"><!--
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Franz Schmidt, carismatico insegnante di composizione e stimato compositore di due opere e quattro sinfonie, pur ammirando Schönberg e Berg, che a loro volta ne ricambiavano con rispetto la stima, fu tra coloro che preferirono adottare un linguaggio riconoscibile come derivazione dei grandi modelli del passato, quali Brahms e Bruckner. Il suo capolavoro più riuscito e complesso è senz'altro il gigantesco e ambizioso oratorio per soli, coro e orchestra "Il Libro dei Sette Sigilli", tratto dalla biblica Apocalisse tradotta in tedesco da Martin Lutero, visionario e spettacolare come un kolossal cinematografico in 3-D, finalmente tornato in repertorio dopo l'oblio che nel secondo dopoguerra toccò a tutti quei compositori che non avendo abbracciato l'audacia dei linguaggi modernisti godettero dei favori del regime nazista.<div class="blogger-post-footer"><script type="text/javascript"><!--
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<a href="http://3.bp.blogspot.com/-h2FKeTwNroc/TzDyAdFfTVI/AAAAAAAAFk0/2kQ2eY6WiRc/s1600/nanni-moretti.jpg" imageanchor="1" style="margin-left:1em; margin-right:1em"><img border="0" height="267" width="400" src="http://3.bp.blogspot.com/-h2FKeTwNroc/TzDyAdFfTVI/AAAAAAAAFk0/2kQ2eY6WiRc/s400/nanni-moretti.jpg" /></a></div>
delle rappresentazioni all’Auditorium di Roma e l’applauditissima replica di settembre a Parigi, sul palcoscenico del Teatro Petruzzelli di Bari arrivano la musica, le parole e le immagini dei film che gli hanno regalato tanti premi, ma soprattutto un ruolo primario nella storia del cinema e del nostro Paese. E con lui, sulla scena a dirigere l’orchestra che suonerà dal vivo ci sarà Franco Piersanti. Inoltre, Nicola Piovani, l’altro compositore storico di Nanni Moretti, eseguirà al pianoforte le musiche da film da lui composte.
Il regista interpreterà monologhi dei suoi film, mentre le musiche eseguite dall’Orchestra accompagneranno i testi scelti per l’occasione e sul grande schermo scorreranno alcune sequenze dei film di Moretti.
Biglietti in vendita al botteghino del Teatro Petruzzelli e on line su www.bookingshow.it a partire da venerdì 3 febbraio 2012 Infopoint Teatro Petruzzelli: 080.975.28.40.<div class="blogger-post-footer"><script type="text/javascript"><!--
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