blog di informazione e critica musicale a cura di Alessandro Romanelli

giovedì, ottobre 26, 2006

Agiman dirige Beethoven e Antonioni a Bari

Riprendono questa sera (alle 20.30) i concerti, gli ultimi della stagione in corso, dell’Orchestra Sinfonica della Provincia di Bari nell’Auditorium della Guardia di Finanza di Bari. l’Orchestra barese, diretta dal valente maestro milanese Daniele Agiman, esegue musiche di Ludwig van Beethoven e Francesco Antonioni(nella foto). La serata si apre con l’esecuzione della Sinfonia n. 4 in si bem. maggiore, Op. 60 di Ludwing Van Beethoven (1770 – 1827). Questa Sinfonia fu composta da Beethoven nell’autunno del 1806 su richiesta del Conte Oppersdorf, a cui è naturalmente dedicata. L’autore si accostò alla sua composizione quando aveva già in animo di realizzare le due sinfonie successive, che dovette temporaneamente accantonare per esaudire il desiderio del Conte. La prima esecuzione si tenne a Vienna nel 1807, sotto la direzione dello stesso Beethoven, preceduta di pochi mesi da un’esecuzione in forma privata tenutasi per il principe Lobkowitz. La collocazione di questa Sinfonia tra i toni epici e fiammeggianti della Terza, la cosiddetta “Eroica” e i tratti monumentali della Quinta, fa sì che il suo carattere cortese e leggero s’impongano maggiormente all’ascolto. Per questo motivo, Schumann ebbe a definirla come “una slanciata fanciulla greca tra due giganti nordici”, mentre Berlioz, più sinteticamente, ma con eguale chiarezza, sottolineò la “dolcezza celestiale” che ne derivava all’ascolto. L’Adagio di apertura del primo movimento crea un’atmosfera di rilassatezza che però ben presto esprime un senso di attesa per l’episodio successivo, l’Allegro vivace, che irrompe vivacizzando l’opera attraverso un tema eseguito dai primi violini su un accompagnamento staccato e di natura quasi percussiva. In questo stesso movimento, vi sono poi altre due idee melodiche affidate al flauto e ai legni. Il secondo movimento affida ai primi violini un canto arioso che sembra trasformarsi in una sorta di aria per orchestra, cui segue il terzo, ritmicamente molto vivace, nel quale l’autore abbandona per un momento la forma dello Scherzo in favore di quella del Minuetto. Una melodia gioviale dei violini introduce infine l’ultimo movimento, la cui natura briosa e gaia riesce a infondere un senso di vivace trasporto. La seconda parte del concerto è invece dedicata a “Le melodie nascoste” di Francesco Antonioni (classe: 1971). Allievo di Raffaele Gervasio, Azio Corghi e George Benjamin, Francesco Antonioni è considerato tra i migliori talenti emersi nella nuova generazione di compositori italiani. “Le melodie nascoste” è un lavoro che gli è stato commissionato dalla Direzione generale delle Ico (Istituzioni concertistico orchestrali) ed è stato eseguito per la prima volta nel 2004 dall’Orchestra Sinfonica Nazionale della Rai al festival torinese “Settembre Musica”. La struttura della composizione, in tre distinte parti, impiega nella sezione centrale due canti popolari, rispettivamente il primo dell’isola di Creta, il secondo del Salento (Matinata). Il lavoro compositivo tende a far generare una serie di nuove melodie dal canovaccio dei canti impiegati, cercando però di rendere poco riconoscibile il materiale originale da quello preesistente, appunto in un graduale gioco di svelamenti che mette sullo stesso piano linguaggi antichi e moderni (I biglietti sono in prevendita al Box Office della Feltrinelli Libri e Musica in via Melo, 119 a Bari. Info: 080.5240464).

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