"Ascoltare per non dimenticare": incontri musicali alla Biblioteca di Firenze
L’Ufficio Stampa
Comune di Firenze – Assessorato alla Cultura /
Leggere per non dimenticare /
Fondazione Scuola di Musica di Fiesole O.N.L.U.S./
Biblioteca Comunale Centrale, Via S. Egidio 21 – Firenze
Tutti i giovedì dal 15 febbraio al 29 marzo 2007 ore 17:00
Si inaugura giovedì 15 febbraio alle ore 17:00 presso la Biblioteca Comunale Centrale di Firenze la nuova serie "Ascoltare per non dimenticare": un ciclo di proiezioni di film-documentari a cura di Andrea Lucchesini –Vicedirettore della Scuola di Musica di Fiesole- che condurrà per sette giovedì consecutivi gli appassionati di musica classica alla scoperta delle più importanti figure di musicisti con una introduzione curata da esperti del settore e la proiezione di un film-documentario.
Ascoltare per non dimenticare trae ispirazione, fin dal suo nome, dalla straordinaria esperienza di incontri letterari frutto dell’idea e dell’appassionata cura di Anna Benedetti, per proporre un’analoga riflessione sui temi della musica.
Per una volta si è scelto di sostituire all’estemporaneità del gesto interpretativo, così come proposto nella consueta forma del concerto, un percorso di approfondimento collettivo su quanto il lavoro degli interpreti abbia significato sul piano culturale, basandoci sull’esistenza di documenti filmati raramente disponibili alla visione. Approfitteremo della competenza degli studiosi che ci accompagneranno ogni volta alla scoperta del mondo interiore degli interpreti visto attraverso la macchina da presa, che ne ha raccolto non soltanto le esecuzioni musicali, ma spesso anche le riflessioni sull’arte e la vita.
15 febbraio
RICCARDO MUTI: UN RITRATTO
da un’idea di Massimo Bernardini
conduzione di Massimo Bernardini
regia di Andrea Salvadore
realizzato per RAI Tre
Introduzione
Carla Moreni
Critico musicale de Il Sole 24 Ore
Massimo Bernardini
Giornalista e conduttore televisivo
È un Riccardo Muti inedito quello che il film documento realizzato per RAI Tre (mandato in onda all’interno del programma La storia siamo noi) presenta. Nel filmato, realizzato da Massimo Bernardini, Muti si rivela un artista appassionato, affabile e paterno coi giovani musicisti della sua amata Orchestra Giovanile Cherubini, esemplari le prove per la Quinta di Beethoven. Un uomo dal temperamento mediterraneo, pronto all’autoironia e all’aneddotica, ma anche uno straordinario divulgatore dei capolavori della musica classica e grande interprete dell’opera di Verdi e di Mozart. Un ritratto in primissimo piano di un protagonista della scena musicale mondiale qui impegnato a concertare oltre alla Quinta di Beethoven anche il Mefistofele di Boito alla guida dell’Orchestra e del Coro del Maggio Musicale Fiorentino.
22 febbraio
RICHTER: THE ENIGMA
da un’idea di Bruno Monsaingeon
regia Bruno Monsaingeon
produzione NVC Arts
Introduzione
Claudio Martini
Presidente Regione Toscana
Andrea Lucchesini
Concertista e Vicedirettore della Scuola di Musica di Fiesole
Un gigante della musica, che si poneva in opposizione alle convenzioni. Iniziò a Odessa da autodidatta per poi trasferirsi a Mosca dove incontrò Heinrich Neuhaus con il quale affinò la sua arte. Anche nei rigidi confini del Conservatorio di Mosca, Richter fu sempre diverso dagli altri. La leggenda nacque nel 1941: Prokofiev lo notò e gli chiese di eseguire il suo Quinto Concerto, che neppure l’autore aveva suonato con successo: fu un trionfo e da allora, per due decenni, viaggiò in ogni angolo dell’Unione Sovietica, per concerti che aumentarono il suo repertorio fino a proporzioni mai raggiunte da altri. A Richter fu concesso di viaggiare all’estero solo dal 1960 ed in breve la sua fama divenne mondiale. La sua vita rimase anticonformista, le sue scelte dettate dall’istinto e non dagli interessi economici e molti furono i “colpi di testa”: memorabile il viaggio compiuto in macchina a oltre 70 anni da Mosca fino alla Siberia, dove tenne 150 concerti. Un ritratto di rara intensità, affidato alle parole, ai ricordi, alla musica del grande pianista.
1 marzo
CLAUDIO ABBADO: LA MAGIA DEI SUONI
curato da Raffaella Spaccarelli
regia Daniele Abbado
produzione RaiSat Album
Introduzione
Lidia Bramani
Musicologa
Claudio Abbado, la magia dei suoni, è un lavoro inedito in due parti (di cinquanta minuti ciascuna) che ricostruisce la vicenda artistica e biografica del grande direttore d’orchestra. Nel corso del programma -curato da Raffaella Spaccarelli e diretto da Daniele Abbado- il Maestro, in genere restio a concedersi alle telecamere, si racconta in prima persona e in esclusiva per RaiSat Album, ricordando gli anni degli studi, gli incontri che hanno determinato le sue scelte musicali e artistiche, le collaborazioni con importanti registi con i quali ha dato vita a spettacoli memorabili, e l’entusiasmo che lo ha portato a fondare tre orchestre di giovani talenti.
8 marzo
MARIA TIPO
Maria Tipo suona Scarlatti
regia Ruth Käch
produzione SFB (Senders Freies Berlin)
Maria Tipo suona Mozart
produzione FR3 RENNES
Introduzione
Maria Tipo
Concertista e didatta
Sandro Cappelletto
Scrittore e storico della musica
Due filmati dedicati all’arte pianistica di Maria Tipo. Il primo ripercorre le interpretazioni di alcune sonate di Scarlatti in una sala settecentesca di un castello berlinese, mentre nel secondo la grande pianista affronta due composizioni di W.A. Mozart la Sonata per pianoforte n. 4 in Mi bemolle maggiore K 282 e il Concerto per pianoforte e orchestra n. 21 in Do Maggiore K 467 sotto la direzione di Hans Graaf e con l’Orchestra del Mozarteum di Salisburgo.
Maria Tipo, nata a Napoli, vera enfant prodige già si esibiva in pubblico all’età di quattro anni. Appena diciasettenne si imponeva al Concorso Internazionale di Ginevra che l’ha lanciata in una straordinaria carriera concertistica nei principali centri musicali di tutto il mondo. Ma il suo amore per la musica non si è fermato soltanto al concertismo e si è dedicata con grande passione all’insegnamento (Scuola di Musica di Fiesole e Conservatorio di Ginevra), grazie al quale molti giovani pianisti si sono potuti perfezionare e divenire concertisti di fama mondiale.
15 marzo
CARLO MARIA GIULINI : UN RITRATTO
da un’idea di Marco Manzoni
regia Daniele Abbado e Luca Scarzella
conduzione Lidia Bramani
produzione Radio Televisione Svizzera
Introduzione
Angelo Foletto
Critico musicale
Nel 2000 la Televisione Svizzera produce questa intervista biografica autorizzata del Maestro nella quale ripercorre i passaggi fondamentali della sua carriera internazionale: un documento unico per gli estimatori del grande direttore assieme al volume pubblicato da Angelo Foletto.
Dall’esordio come ultima viola nell’Orchestra dell’Augusteo di Roma, alla fondazione nel 1950 dell’Orchestra della RAI di Milano, alle direzioni di Orchestre internazionali quali quelle di Chicago, Vienna, Los Angeles, S. Cecilia e Filarmonica della Scala Nell’intervista emerge quanto la musica sia legata ai sentimenti e alle emozioni, e come per “far musica”, non bastino mani e testa, ma siano necessari cuore ed anima.
Il documentario propone inoltre il concerto che si tenne al Teatro Lirico di Milano il 30 aprile 1999 quando Giulini diresse l’Orchestra Verdi di Milano nell’esecuzione della Sesta Sinfonia di Beethoven.
22 marzo
POLLINI E LA SUA MUSICA. Un ritratto per la tv
da un’idea di Sandro Cappelletto
e Nino Criscenti
regia Nino Criscenti
produzione Rai Tre
Introduzione
Sandro Cappelletto
Scrittore e storico della musica
Nino Criscenti
Giornalista e autore televisivo
Risultato di un lungo lavoro di riprese e di ricerca, il film-documento, prodotto da Rai Tre e realizzato da Nino Criscenti con Sandro Cappelletto, ricostruisce la carriera di un grande interprete musicale attraverso testimonianze e documenti inediti o rari e soprattutto con le parole di Maurizio Pollini, raccolte nelle occasioni più diverse, in casa sua a Milano, durante una vacanza a Pesaro, a Londra al termine di un concerto, alla Scuola di Musica di Fiesole nel corso di un incontro con gli allievi.
A Salisburgo sono state filmate nell’agosto del 1999 le prove di due concerti con musiche di Mozart e Monteverdi ma nel programma Pollini interpreta diversi autori, da Schumann a Stockhausen, da Beethoven a Boulez, in registrazioni di vari periodi. Tra queste un documento storico dagli archivi polacchi: Pollini diciottenne suona Chopin a Varsavia nel concorso pianistico del 1960 che lo proclamò vincitore e lo rivelò al pubblico internazionale. Storica è anche la registrazione del quinto concerto di Beethoven all’interno di una fabbrica occupata a Genova nel gennaio del 1972.
29 marzo
QUARTETTO ITALIANO
da un’idea di Nino Criscenti
regia Nino Criscenti
produzione LAND Comunicazioni
ISTITUTO LUCE
Introduzione
Duilio Courir
Critico musicale
Nino Criscenti
Giornalista e autore televisivo
Una storia raccontata con le testimonianze di Elisa Pegreffi, Piero Farulli, Franco Rossi e Guido Alberto Borciani, fratello di Paolo e autore di un libro di memorie sul Quartetto Italiano. E con gli interventi di persone che hanno conosciuto e frequentato i quattro negli anni del dopoguerra e hanno assistito ai loro primi concerti: da Roman Vlad, che era con loro a Siena nel ‘42, al musicologo Gian Paolo Minardi che li ha sentiti per la prima volta a Parma nel ‘47, a Duilio Courir che li ha seguiti in tutta la loro carriera. Infine Maurizio Pollini che ha suonato con loro il Quintetto di Brahms nel ‘74.
Le immagini dell’archivio dell’Istituto Luce mostrano il contesto in cui si svolge la storia, aiutano a ricostruire il clima e a evocare l’Italia di quel periodo. Perché, insieme alla storia del Quartetto Italiano, si racconta la storia di un paese che rinasce.
Sono inseriti documenti giornalistici e fotografici, locandine dei concerti e diversi estratti delle rare registrazioni televisive del Quartetto Italiano con brani di Beethoven, Haydn, Mozart, Schubert e Sciostakovich.
Ingresso libero
Per informazioni: 055/597851.
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