blog di informazione e critica musicale a cura di Alessandro Romanelli

martedì, marzo 04, 2008

ADDIO GRANDE PIPPO !

Addio Pippo e davvero grazie, grazie di cuore per tutte le straordinarie emozioni che ci hai regalato!
E’ morto ieri, a 86 anni, nella sua casa vicino Lecco il grande tenore catanese Giuseppe Di Stefano. Come ha scritto Angelo Foletto nell’articolo apparso oggi su “la Repubblica”, insieme ad un intenso ricordo umano e artistico del celebre soprano Raina Kabaiwanska, “non si era più ripreso dalla brutale aggressione subita in Kenya nel dicembre 2004 (…). Quando è morto – racconta la moglie Monika Kurth – io tenevo la sua mano nella mia e a un certo punto ha semplicemente smesso di respirare, non ha sofferto.” Chi scrive deve molto della sua smisurata passione per la lirica a Di Stefano. Sin da ragazzino ho spesso ascoltato le sue preziose incisioni in vinile gelosamente conservate da mio padre. Ricordo ancora con gioia la forte emozione che suscitava in me quel timbro limpido, generoso, oserei dire, ammaliante. Pippo eccelleva nel repertorio da tenore “lirico” e “lirico spinto” (si pensi alla sua esemplare “Manon” di Massenet: proprio con papà ne ascoltavamo spesso insieme alcuni brani “live”), mentre incontrò qualche difficoltà nel cimentarsi nei cosiddetti ruoli drammatici, dove il registro acuto spesso non si rivelava proprio impeccabile. Nel 1951 iniziò lo storico sodalizio con Maria Callas incarnato in interpretazioni memorabili: da Lucia di Lamermoor a Trovatore (entrambe con Herbert von Karajan, del quale sarà uno dei cantanti preferiti anche all’Opera di Vienna), da Traviata (con la direzione di un altro indimenticato grande come Carlo Maria Giulini, la regia di Visconti e un cast stellare dov’era affiancato da Maria Callas e Ettore Bastianini) a Puritani, Tosca, Gioconda, Pagliacci, Aida, Manon Lescaut, Iris, eccetera, eccetera. I giovani appassionati di lirica farebbero bene oggi ad acquistare quelle preziose incisioni (la maggior parte sono targate Emi), tra l’altro ottimamente rimasterizzate in compact disc, per riscoprire oltre a quella di “Pippo” Di Stefano le leggendarie voci che animarono la scena dei teatri d’opera negli anni Cinquanta e Sessanta. Soprattutto oggi che la lirica non possiede più quelle grandi “Stelle” e che per vederla/ascoltarla in televisione occorrerebbe accendere almeno…venti ceri alla Madonna. I funerali di Di Stefano si svolgeranno domani pomeriggio a Santa Maria Hoè in Brianza. Spero proprio siano in tanti, tantissimi a partecipare.

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