Beppe Grillo, Marco Travaglio e Michele Santoro, pronti a diventare martiri per una libera informazione?
“Ho deciso di fare una diretta streaming da Internet e di non venire al Salone del Libro di persona. Il presidente Ferrero mi ha intimato dalle pagine della Stampa di non fare comizi, di non dire parolacce e di spiegare il valore della lettura, di limitarmi a parlare solo di libri. Non ho voluto metterlo in imbarazzo con la mia presenza e con qualche ardita espressione come Morfeo. Insulto violento e censurato dall’informazione che lo cita infatti come insulto inaudito. Io non voglio parlare del valore della lettura, ma piuttosto del valore della scrittura. Se ciò che scrivi è spazzatura, ciò che leggi è spazzatura. Elementare. Se ciò che scrivi viene censurato dall’editore, dall’inserzionista pubblicitario, dalla telefonata del politico per continuare a fare il giornalista o lo scrittore l’unica via che ti rimane è l’autocensura.Il 25 aprile ha dimostrato che l’informazione è controllata, questo è stato il risultato vero, quello più importante. La reazione dei media è stata compatta. Prima il silenzio, poi gli attacchi personali a Beppe Grillo senza entrare nel merito dei tre referendum e sul perché così tante persone sono scese in piazza e hanno firmato. Non è mai successo che si raccogliessero 1.350.000 firme in un giorno nella storia della Repubblica, ma per Riotta, per Mieli, per Fede o per Scalfari è un non fatto. Il 25 aprile non è esistito, esiste solo un delinquente che si chiama Beppe Grillo, peggio di Mussolini, di Andreotti, di Testa d’Asfalto. Un assassino multimilionario che fa pagare chi partecipa ai suoi V day. Si mette in discussione la validità delle firme e non si citano neppure i contenuti dei referendum. Le richieste per i referendum sono state depositate alla Corte di Cassazione, pubblicate sulla Gazzetta Ufficiale. I miei legali e i loro consulenti non hanno dubbi sulla loro validità. E’ il vecchio metodo fascista di colpire chi denuncia sul piano personale e di non parlare mai delle denunce.Il 25 aprile tra qualche anno sarà ricordato come l’inizio della fine dell’informazione di regime, controllata da partiti, Confindustria, banche. L’informazione si sta spostando in Rete, tutti siamo giornalisti, tutti siamo editori, tutti siamo registi. E’ solo una questione di tempo. In Rete chi mente è perduto, le vecchie regole dell’informazione non valgono più.Nei prossimi anni assisteremo a uno scontro diretto, a una escalation tra i vecchi media e la Rete, tra la politica e la Rete. Ma sono già sconfitti, questo mi rende felice e mi fa sentire in pace.A luglio consegnerò le firme per i referendum, ma prima lancerò un referendum operativo. Un referendum operativo si differenzia da quello legislativo perchè è di immediata esecuzione. Il cittadino fa da sé. Proporrò la disdetta del canone alla RAI con le istruzioni, i partecipanti, i risultati in tempo reale. La RAI se la paghino i politici, l’informazione televisiva è roba loro, i Riotta, i Mazza e i Saccà sono roba loro, il consiglio di amministrazione è roba loro, la pubblicità è roba loro. Petruccioli in Confalonieri è roba loro. Per far chiudere questa RAI non è necessario cambiare le leggi, è sufficiente non pagare più il pizzo. Un solo canale, senza pubblicità, senza interferenze politiche, al servizio dell’informazione e dei cittadini. Un canale pubblico con un direttore come Marco Travaglio, per fare un esempio. Un canale di cultura, inchiesta. Questo è quello che vorrei, non culi, tette, calcio e politici in prima, seconda e terza serata.Il controllo dell’informazione ha cambiato il Paese in peggio, una libera informazione può darci un nuovo Rinascimento. Loro non molleranno mai, noi neppure!”
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Beppe Grillo, come avrete letto, è sempre più “politicamente scorretto” ed io sempre più “innamorato” di lui, nonostante guadagni 4 milioni di euro all’anno mentre io supero a malapena i 16 mila, pur tenendo famiglia. A me però non interessa quanto guadagna una persona se poi sa anche meritarseli. In questo caso si tratta poi di un bravo e giustamente celebre comico prestato alla “Politica” o all’ “Antipolitica”, a seconda dei punti di vista. A me però le cose che Grillo sostiene, la voglia irrefrenabile, per certi versi sanguigna (del genere: “siamo tutti tremendamente incazzati e non ne possiamo più!!!”), che si faccia finalmente pulizia in una società marcia, non mi dispiacciono. Magari, come dice lui, proprio a cominciare dal mondo della politica e da quello dell’informazione, dei mass-media, dei giornalisti con la puzza sotto il naso, delle redazioni dei giornali dove solo pochi (spesso, molto spesso) raccomandati possono lavorare con un dignitoso stipendio alla fine del mese, altri mangiare anche a quattro ganasce perché hanno un contratto (ma non scrivono nemmeno una riga firmata alla settimana), altri ancora, la maggioranza - giovani in testa - che devono invece fare gli schiavi ed accontentarsi, se tutto va bene, di prendere al volo qualche lavoretto o compitino da svolgere “in fitto” o in stile call-center qua e là. Insomma, Grillo esagererà pure con le parolacce e gli insulti indiscriminati a Destra come a Sinistra, ed è magari ritenuto da qualcuno un grande e grosso delinquente antipolitico che finirà, prima o poi, molto male, di più, malissimo, di più, nelle patrie galere, sì proprio lì dove ormai ci vanno solo i poveracci che non possono permettersi nemmeno un buon avvocato perché costa, ma ha pure le sue brave ragioni da vendere.
Grillo e il suo movimento, non dimentichiamolo, sono anche stati anche l’unico (Lega Nord a parte) "terremoto" positivo in questi quindici anni di presunta II Repubblica. Era infatti dai tempi delle battaglie civili dei Radicali su divorzio, aborto, fame nel mondo che non c’era un terremoto così. E il primo risultato è stato che la Sinistra Radicale in Italia non possiede più nemmeno un parlamentare. Grillo, nonostante la censura applicata nei suoi confronti dalla maggior parte di giornali e tv, a questo meritato quanto inopinato sfascio della Sinistra ha contribuito non poco, aprendo evidentemente gli occhi a tanti giovani ancora illusi di trovare un lavoro decente e ben retribuito, a tante famiglie che non riescono ad arrivare più nemmeno alla terza settimana del mese (con benzina, mutui, bollette e prezzi delle materie prime e primarie ormai alle stelle), mentre in Parlamento c’è chi gioca a far le risse, gli inciuci e quant’ altro per curare i propri interessi, anziché servire veramente chi ne ha bisogno.
Certo, Grillo avrà l’insano modo di fare del Tribuno del Popolo, una sorta di Rienzi o Masaniello in versione riveduta, corretta e aggiornata per il XXI secolo, ma non diventerà mai – statene certi - un secondo Mussolini, come qualcuno paventa evidentemente per spaventare i suoi sostenitori.
Evviva allora, consentitemelo, Michele Santoro, Marco Travaglio (appena querelato per diffamazione dal nuovo Presidente del Senato Schifani), gli autori e tutta la redazione del programma televisivo di Raitre “ANNOZERO” che danno tutti insieme a Grillo e al suo movimento lo spazio informativo che da anni si è - nel bene e nel male - guadagnato con le sue e, a questo punto, le nostre battaglie.
Evviva anche i giornalisti con la schiena dritta o semplicemente detta, "spina dorsale", quelli non collusi con il potere e che dicono e scrivono sempre anche “maleducatamente” ciò che pensano. Abbasso invece tutti i vili che si nascondono dietro le scrivanie delle redazioni, tutti coloro che pur senza volerlo distruggeranno i primi, o comunque contribuiranno (non reagendo per difenderli) a farlo, con l’ennesimo crudele editto in stile bulgaro. I Santoro, i Travaglio, i Grillo torneranno presto probabilmente a fare i conti con il silenzio assordante di chi li censura e con la disperazione di non poter più lavorare, ma saranno essi stessi “condannati” a diventare martiri dell'informazione nei futuri libri di storia. Questo, di certo, nessuno, credetemi, potrà negarglielo.
2 Commenti:
Se non fosse esistito "testa d'asfalto" il tuo caro ciarlatano pseudo-comunista dico una cosa ne faccio un'altra Grillo ora starebbe sotto i ponti coi suoi amici rumeni.
Ciarlatano e incantatore di serpenti.
Almeno, testa d'asfalto fa lavorare centinaia di migliaia di persone. Il tuo caro Grillo si fa pagare 50 euro a cranio per farti ascoltare le sue stronzate sugli inceneritori.
Ma vaffanculo te e Grillo.
3:00 PM
Caro Anonimo "coraggioso" ti ringrazio del tuo esemplare commento, perchè è lo specchio fedele del pensiero di molti italiani che di Beppe Grillo e delle sue "battaglie" hanno davvero capito ben poco.
9:28 AM
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