Si conclude domani a Santa Chiara la quinta edizione del Festival URTIcanti di Bari
Dopo l'atteso concerto che il pianista Emanuele Arciuli (nella foto) terrà stasera, con la partecipazione del soprano Veronica Pompeo (in programma musiche di Schumann, Carter, Saariaho, Sciarrino e Bartòk) il festival di musica e arte contemporanea URTIcanti si concluderà domani alle 20.30 nella chiesa di Santa Chiara con un recital di altri due interpreti d'eccezione: il flaustista brindisino Mario Caroli e il soprano finlandese Pia Freund. Tutte le serate hanno sinora registrato una straordinaria partecipazione di pubblico, che ha superato le 700 unità. Un risultato davvero sorprendente che ancora una volta dimostra come, nonostante l'oggettiva scarsità di contributi di quest'anno, sia stato possibile realizzare una manifestazione di indubbia levatura artistica. Un plauso incondizionato dunque alle capacità organizzative ed alle coraggiose scelte artistiche va sia a Raffaella Ronchi che a Fiorella Sassanelli, oltre a tutti gli interpreti che in questi giorni si sono con entusiasmo e bravura cimentati in un repertorio talora completamente nuovo per loro. Il recital di domani, interamente dedicato alla protagonista principale di URTIcanti, la nota compositrice finlandese (e parigina d'adozione) Kaija Saariaho proporrà brani per flauto, soprano e live electronics, quest'ultima affidata alle cure di Francesco Abbrescia.I brani sono molto significativi nel percorso evolutivo dello stile della compositrice, a partire da "laconisme de l'aile" per flauto ed elettronica, un brano del 1982 che esplora lo spazio sonoro in un dialogo timbrico tra strumento tradizionale e macchina. "Noanoa" (1992), ancora per flauto e live electronics prende il titolo dal nome di un'incisione su legno di Gaugin. "Lohn" (1996) per flauto ed elettronica, un adattamento del celebre "Lanquam il jorn" del cantore provenzale del 1200 Jauré Rudel, veste la voce del soprano di velature elettroniche raffinate. Il brano è pensato come estratto dell'Opera successiva in cinque atti "L'amour de loin", su libretto dello scrittore libanese Amin Maalouf, che ha debuttato nel 2000 al festival di Salisburgo con la regia di Peter Sellars e che ha decretato l'indiscusso successo internazionale per Kaija Saariaho.Il concerto si concluderà con "Changing light" (2002) per flauto e soprano. Durante il concerto sarà esposta una tela del pittore Michele Damiani. L'ingresso è libero.
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