Qui Bari: oggi a Casa Giannini si parla del Siegfried di Wagner
Questo pomeriggio a Casa Giannini, alle 18.30, per i PerCorsi d'Opera a cura di Detty Bozzi, Pierfranco Moliterni, Nicola Scardicchio e Massimo Pirro dialogheranno sul "SIEGFRIED" di Richard Wagner, seconda giornata de "L'anello del nibelungo", la notissima tetralogia wagneriana che andrà in scena dal prossimo 18 giugno al Petruzzelli di Bari. Wagner compose la musica e scrisse il libretto dei quattro drammi nel corso di 26 anni, dal 1848 al 1874, un periodo tanto lungo che sono molteplici e a volte contrastanti le influenze culturali e le differenze di stile che si mostrano nel quadro complessivo. Queste differenze sono però minime rispetto alla mole del lavoro, che costituisce una delle più sterminate creazioni della storia dell'arte (15 ore di musica). In essa Wagner inaugurò la sua nuova concezione drammatico-musicale, al punto che la Tetralogia può definirsi qualcosa di assolutamente nuovo. In primo luogo la genesi del progetto risale al 1848, anno di fermenti rivoluzionari in tutta Europa (ai quali lo stesso Wagner prese fisicamente parte attiva al fianco dell'anarchico Bakunin). Lo stile della composizione inaugura la rivoluzionaria concezione teatrale di Wagner. La musica è composta da un mosaico fittissimo di temi conduttori - melodie associate a cose, personaggi e stati d'animo - che col loro continuo riapparire formano il tessuto fondante della partitura. Sul numero di questi leitmotiv non vi è accordo fra i vari studiosi wagneriani. Il sistema dei leit-motiv raggiunge nell'Anello il suo massimo sviluppo, calcolato quasi matematicamente con uno straordinario gioco di fantasia e sfumature dalle infinite tonalità. La psicologia gioca un ruolo fondamentale nell'evoluzione musicale dei personaggi e nelle varie situazioni che si instaurano volta per volta.
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