blog di informazione e critica musicale a cura di Alessandro Romanelli

lunedì, settembre 13, 2010

CONCERTO PRO PUERIS MUNDI di Luigi Morleo domani sera a Trani

Dopo una serie di concerti, tra Italia ed Albania, quest¹ultimi promossi dal Console italiano in Albania, con il progetto Paesaggio Mediterraneo, il noto compositore e percussionista salentino Luigi Morleo (nella foto) propone un'altra sua creazione e produzione orchestrale dal titolo: "CONCERTO PRO PUERIS MUNDI" per cinque saxofoni, percussioni e orchestra. L'esecuzione è affidata al Charlie Parker Saxophon Quintet, alle percussioni ci sarà lo stesso Morleo, mentre l'Orchestra Sinfonica della Provincia di Bari sarà diretta da Massimiliano Caporale nel corso di un concerto che si terrà a Trani (Ba) in Piazza Teatro domani 14 Settembre 2010, alle 20.30 (ingresso libero). "Il brano è il secondo di un progetto che vedrà la realizzazione di dieci composizioni dedicate a tutti i bambini del mondo. Questa dedica nasce da un esigenza spontanea di sottolineare la speranza nel futuro. I bambini sono il futuro del mondo, coloro che vivono l'esperienza di oggi e che formeranno la società di domani. Una composizione che vuol far riflettere sulle diversità, non ancora coese, dell¹attuale società che anela fortemente verso questo cammino. L¹intento è la condivisione di idee e di sentimenti che possano incontrarsi in una serena convivenza. CONCERTO PRO PUERIS MUNDI esprime questo concetto attraverso il linguaggio della musica caratterizzato da stili e generi musicali diversi che insieme formano una totalità di flussi musicali. I cinque saxofoni, strumenti per eccellenza dedicati al fondersi di generi musicali differenti dal Jazz al Pop, dal classico al contemporaneo, rappresentano un credo comune che abbraccia l'intera esperienza musicale. Gli strumenti a percussione, considerati gli strumenti più antichi all'epoca utilizzati come mezzo di comunicazione, si manifestano come lo spirito libero dell'intera composizione, divagando ora con i saxofoni e dopo con l'orchestra. La forma del concerto è la "classica" composizione in tre tempi: il primo ha un carattere etno-jazz, un dialogo ritmico tra saxofoni e percussioni soliste con riprese dell'intera orchestra, un primo movimento in cui i solisti sono presentati separatamente dall'orchestra per ricongiungersi nel finale dello stesso movimento; il secondo movimento, invece, molto lirico, seguendo la fusione del finale del primo, determina il momento della conciliazione, della coesione. Prima i saxofoni da soli con l'orchestra, in seguito le percussioni da sole con l'orchestra per giungere ad una tensione fortemente caotica del finale in cui tutte le forze si integrano procedendo secondo un'energia cinetico-musicale. Il terzo movimento, di sentimento Pop-Rock, distingue la proposta orchestrale da quella solistica dei saxofoni i cui temi sono la riproposta dei temi dei precedenti movimenti, come una sorta di imposizione tematica, mentre lo spirito percussivo tende ancora verso la riconciliazione orchestrale che, sempre nel finale, darà ragione alla profonda condivisione di tutti i differenti pensieri musicali." (Luigi Morleo)

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