blog di informazione e critica musicale a cura di Alessandro Romanelli

giovedì, dicembre 30, 2010

IL DISCO: LO DANNO GIA' PER MORTO, MA LUI...RESISTE ANCOR !!!

C’è chi è convinto che l’era del disco - o compact disc che dir si voglia - sia ormai segnata a scapito della musica scaricata (spesso gratuitamente e illegalmente) da Internet su Mp3, Ipod, Smartphone e altri diabolici supporti tecnologici comparsi negli ultimi anni. Eppure chi ama la Classica e la Lirica difficilmente può accettare compromessi: la compressione dei file sonori non consente, infatti, almeno per il momento, di godere di una qualità pari o superiore a quella di un compact disc o di un dvd di ultima generazione (i cosiddetti sacd oppure i dvd in "alta definizione", sia audio che video, “blue ray”); ed ecco che in questo senso il mercato della musica classica e dell'opera lirica tiene bene in questa crisi crescente dei consumi del compact disc e del dvd, assai meglio di quello relativo alla musica popolare, rock e jazz. Merito del “palato fino” degli appassionati del genere? Senza dubbio sì, ma anche dell’abbattimento ormai irrimediabile dei prezzi dei compact disc, grazie all’ implacabile concorrenza alle Major (Universal Music, “in primis” che accorpa tre etichette celebratissime, almeno fino agli inizi degli anni Novanta, come la tedesca Deutsche Grammophon, l’inglese Decca e la olandese Philips, oltre ad Emi, Warner e Sony) praticata da piccole ma combattive aziende come la Naxos e la Brilliant Classics con i loro ormai accorsatissimi prodotti “low cost” (si pensi ai recenti maxi cofanetti integrali dell’opera omnia di Bach, Beethoven, Haydn e Mozart, venduti a soli 100 euro a fronte di 170 cd per confezione), tutti di discreto livello e a prezzi davvero stracciati rispetto a quelli solitamente praticati dagli altri. Resistono grazie ad edizioni curatissime nell’aspetto grafico e nei contenuti, etichette specializzate come Harmonia Mundi e Alia Vox, quest’ultima fondata dal grande musicista catalano Jordi Savall, che si occupano di incisioni prevalentemente di musica antica e barocca. Ciò che però ha iniziato a rompere gli argini del mercato, sin dalla metà degli anni Ottanta, a mio sommesso parere, è stata l’uscita dei cd (allegati a quotidiani e riviste) nelle edicole dei giornali e poi venduti, col tempo, anche singolarmente negli ipermercati a prezzi decisamente concorrenziali rispetto a quelli praticati nei negozi di musica. In Italia, tra le etichette specializzate nel campo della classica, direi che soltanto la genovese Dynamic ha tenuto e tiene il passo, a livello nazionale ed internazionale, con numerose produzioni sfornate ogni anno (alcune ottime, altre meno) soprattutto in dvd degli allestimenti di alcuni tra i maggiori teatri d’opera italiani ed europei e, di recente, anche con registrazioni "live" in cd. Ne segnalo un paio, a tal proposito, particolarmente convincenti che ho di recente ricevuto dalla casa discografica genovese: l’integrale dei lavori per pianoforte solo di Ciaikovskij, ottimamente eseguiti dall'esperto pianista Franco Trabucco, e la gradevole commedia per musica “L’Alidoro” del compositore brindisino Leonardo Leo, nella brillante lettura del maestro barese Antonio Florio, che oltre ad avvalersi della sua eccellente Orchestra Barocca della Pietà de’ Turchini di Napoli (entrambe le incisioni sono in prima registrazione mondiale), gode anche di un cast vocale all’altezza del compito. La registrazione è stata effettuata al Teatro Valli di Reggio Emilia.

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