blog di informazione e critica musicale a cura di Alessandro Romanelli

lunedì, luglio 03, 2006

I poemi sinfonici di Liszt al pianoforte

“Salutiamo l’uscita del presente cofanetto con giustificata soddisfazione. Esso documenta un evento che è stato visto sin da subito dalla nostra amministrazione comunale come un ulteriore passo in avanti verso la conoscenza delle grandi tradizioni musicali europee; e come un’ulteriore valorizzazione della più nobile tradizione musicale leccese agli occhi della città e di chi avrà la possibilità di ascoltare queste registrazioni. La tradizione consiste nel consegnare ai posteri un aiuto, una conoscenza, che a loro tornerà utile; questa registrazione documenterà e farà apprezzare il valore dei nostri artisti, ambasciatori della civiltà e veri monumenti viventi che si vanno ad aggiungere ai tanti di cui già Lecce, città d’arte, va fiera.” (Adriana Poli Bortone, sindaco di Lecce) Il cofanetto di cui parla Poli Bortone con giustificato orgoglio contiene i Dodici Poemi Sinfonici di Franz Liszt, nella versione per due pianoforti curata da Francesco Libetta (nella foto) insieme ad alcuni talentuosi allievi del Conservatorio “Tito Schipa” di Lecce; le parole della sindaca salentina, riportate nel booklet allegato rendono merito a chi in questi anni si è attivamente prodigato per la rinascita della città, facendo leva sul turismo artistico-culturale, che rappresenta uno dei volani davvero sostenibili per il rilancio del Salento e della Puglia tutta. Questo triplo cd lisztiano autoprodotto dalla benemerita Associazione Nireo e distribuito nel mondo dalla notissima etichetta americana VAI – Video Artists International è d’altronde apprezzabile sotto diversi profili. Il primo è quello rappresentato dall’indubbia qualità tecnica e interpretativa di questa incisione, frutto di alcune registrazioni dal vivo effettuate al Teatro Paisiello di Lecce. Libetta è pianista che non avrebbe sicuramente bisogno di presentazioni, almeno per chi “mastica” di musica e musicisti da qualche tempo. In questi anni egli, oltre che esemplare virtuoso degli 88 tasti, ha sapientemente allargato i confini della sua esperienza musicale, spingendosi finanche nella composizione, nella direzione d’orchestra e nell’organizzazione di festival di prestigio internazionale (si pensi alle due fortunate edizioni del Miami Piano Festival “importate” a Lecce nell’ultimo periodo). In questa imperdibile incisione del corpus integrale dei poemi lisztiani lo affiancano con dedizione e bravura alcuni giovani di valore come Matteo Costernino, Lara Escelsior, Giuliano Graniti, Luigi Nicolardi, Valentina Parentela, Renato Rizzello, Scipione Sangiovanni e Vanessa Sotgiu. Gli esiti sono decisamente buoni, regalando a chi è abituato alla smagliante (talora pletorica) orchestrazione di certe pagine di Franz Liszt una “nuova” dimensione, scevra da inutili orpelli e artificiose pesantezze e piuttosto rivelatrice invece di una riconquistata dignità musicale. Postilla: la dedica di questo cofanetto è per Vittoria De Donno, apprezzata docente di pianoforte per molti anni del conservatorio leccese.

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