L'Auditorium Nino Rota riaprirà nel 2008
Sarà siglato oggi durante il meeting organizzato negli uffici romani del MIUR (Ministero dell’Università e della Ricerca) il protocollo d’intesa stipulato tra Regione Puglia, Provincia e Comune di Bari con il quale vengono sbloccati i 6 milioni e 450 mila euro messi a disposizione per la ristrutturazione e messa a norma dell’Auditorium “Nino Rota” di Bari chiuso da ben quindici anni (esattamente dal dicembre 1991) perché considerato inagibile rispetto alla normativa sulla sicurezza allora vigente. Una bellissima notizia dopo tante sterili chiacchiere “spese” (quelle sì) in questi ultimi tre lustri. Merito di chi, come l’On.le Alba Sasso (figlia, va detto, di un grande, indimenticabile musicista), Onofrio Sisto, vicepresidente della Provincia di Bari e di tanti altri personaggi grandi e piccoli, benemerite associazioni locali che già da alcuni anni hanno dato battaglia sulla ristrutturazione del plesso (esistendo tra l’altro già un progetto esecutivo, commissionato e approvato dalla precedente giunta provinciale, presieduta da Marcello Vernola) anche con un pizzico di testardaggine. Adesso che è proprio lei, Alba Sasso, con il nuovo governo Prodi, ad aver ottenuto il prestigioso incarico di vicepresidente della Commissione Cultura della Camera tutto sembra essere più facile. “I lavori saranno ultimati - ha detto la Sasso - entro il 2008 e verrà così restituito alla città uno degli edifici storici più belli che rientra, a pieno titolo, nell’ambito di quei progetti possibili e realizzabili”. Speriamo sia tutto vero (permettetecelo: facciamo ancora un po’ fatica a crederci dopo tanto tempo e tante illusioni) e soprattutto che la città possa davvero in tempi brevi riavere una sala da concerto degna di tal nome. Poi, si spera sempre, sarà la volta del teatro Petruzzelli (esproprio sì o esproprio no: vedremo quel che accadrà nei prossimi giorni) e del Margherita che attendono anche loro la fine di una telenovela infinita per i luoghi baresi della Musica. Fanno festa anche i professori dell’Orchestra della Provincia di Bari che finalmente torneranno presto a “casa”, dopo aver peregrinato quasi come zingari esibendosi dappertutto: chiese, caserme, alberghi, palazzetti dello sport, teatri-tenda…E’ giunta l’ora di progettare dunque un serio, costruttivo rilancio anche per loro. Questi “ragazzi” lo meritano davvero.
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