Presentata ieri a Bari l'eccellente Guida ai Vini di Puglia e Basilicata 2009 della Gazzetta del Mezzogiorno
Per una volta sull’ORECCHIO DI DIONISO parliamo di vino e non di Musica. Ieri sera, infatti, a Bari, presso l’Hotel Mercure Villa Romanazzi Carducci (Estr. Capruzzi 326), l'Edisud – Società editrice de "La Gazzetta del Mezzogiorno" – ha presentato la quinta edizione della Guida ai vini di Puglia e Basilicata. L'evento ad ingresso libero, ha offerto a numerosi ospiti presenti anche l'opportunità di scoprire e degustare i vini delle due regioni, verificandone la costante crescita qualitativa nel sempre più variegato ambito dell’enologia del Mezzogiorno d’Italia. In 336 pagine, tutte a colori e dalla grafica elegante (curata da Tirsomedia), la Guida presenta infatti ben 181 aziende, con 516 vini degustati, oltre 1000 etichette menzionate e 40 Eccellenze (29 per la Puglia e 11 per la Basilicata), ovvero i vini che hanno ottenuto il massimo punteggio rappresentato dal simbolo della bottiglia colorata con 5 tacche. Presentatore della serata di ieri il noto attore e conduttore Antonio Stornaiolo, che ha dato vita al solito esilarante show nel quale si sono alternati (talora anche un po’ imbarazzati) tutti i protagonisti della Guida, dagli editori ai sommeliers dell'AIS Puglia e Basilicata. Momento centrale dell'evento è stata la premiazione delle eccellenze, con la consegna da parte di autorità politiche regionali, provinciali e comunali degli ambiti attestati ai produttori pugliesi e lucani. E’ seguita un'affollata e forse anche un po' disordinata degustazione dei vini di punta di ciascuna azienda, una straordinaria vetrina di etichette selezionate dai produttori suddivise in 8 banchi d’assaggio che ha riproposto la ripartizione territoriale che contraddistingue la Guida: dal Salento alla Daunia, dal Vulture ai Sassi. Una rassegna che ha visto in primo piano i vitigni più rappresentativi e prestigiosi di ogni territorio, come il Negroamaro del Salento, il Primitivo della Messapia e della Murgia, il Nero di Troia (per tutta l'area da Bari a Foggia), fino al sontuoso Aglianico, autentico re di Basilicata, affiancati da tarallini, olive, panzerottini, focaccine ed altre prelibatezze pugliesi.
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