Domani a Lecce il Rigoletto verdiano con la regia di Vittorio Sgarbi e la direzione musicale di Gianna Fratta
A Lecce, dopo l'Olandese Volante di Wagner non poteva che arrivare...Vittorio Sgarbi (nella foto). Infatti nel ruolo inedito – almeno per il capoluogo salentino – di regista d’opera del nuovo allestimento di Rigoletto ci sarà proprio lui, il vulcanico e poliedrico critico d'arte ferrarese. Si parte domani 25, con repliche il 27 febbraio (alle ore 20.45) e il 1 marzo (alle ore 18). Il notissimo titolo della “trilogia popolare” di Giuseppe Verdi sarà portato in scena al Teatro Politeama Greco. Tratto dal dramma di Victor Hugo “Le Roi s'amuse”, Rigoletto – libretto di Francesco Maria Piave e musiche di Giuseppe Verdi – fu rappresentato per la prima volta al Teatro La Fenice di Venezia l’11 marzo del 1851 e fu per il suo tempo un’opera a suo modo rivoluzionaria perché metteva al centro della vicenda un emarginato della società. Il protagonista eponimo del melodramma verdiano è, infatti, il giullare di corte del Duca di Mantova che ha una figlia segreta, Gilda, della quale l’inconsapevole nobiluomo si invaghisce. Il suo spirito libertino attirerà contro se stesso e contro Rigoletto, che irride padri e mariti delle donne sedotte dal Duca, la maledizione di uno di loro, il Conte di Monterone. Il rapimento di Gilda da parte del Duca e la conseguente vendetta del buffone di corte non saranno altro che gli strumenti del destino per realizzare l’infausto malaugurio.
Vittorio Sgarbi, critico d’arte, uomo politico e conduttore televisivo, ha debuttato come regista d’opera nel 2002 proprio con il Rigoletto. Successivamente ha curato, nel 2006, la regia dell’Arlesiana di Francesco Cilea al Sassuolo Musica Festival e, l’estate scorsa, La serva padrona di Giovan Battista Pergolesi, inserita nella rassegna di spettacolo Parco Centrale, promossa dal Comune di Follonica. Maestro concertatore e direttore dell’Orchestra Sinfonica di Lecce sarà la foggiana Gianna Fratta, che, dopo una brillante carriera come pianista, si è dedicata alla direzione d’orchestra, studiando con il M° Yuri Ahronovitch all’Accademia Chigiana di Siena, mentre attesissimo nei panni del Duca di Mantova – ruolo nel quale ha debuttato nel 2005 all’Opera di Tirana – ci sarà il tenore salentino Salvatore Cordella, che sta riscuotendo sempre più consensi sia in Italia sia all’estero. L’irriverente giullare sarà impersonato dall’irlandese Bruno Caproni, che si è distinto nei ruoli baritonali di Verdi e di Puccini nei più importanti teatri del mondo ed è stato l’anno scorso un applauditissimo Tonio ne “I Pagliacci” al Politeama, mentre la sfortunata Gilda avrà il volto e la voce di Rosanna Savoia, reduce dal successo riportato al debutto in questo stesso ruolo all’Opera di Toulon, lo scorso ottobre. Nadiya Petrenko vestirà i panni di Maddalena, mentre Andrea Mastroni sarà Sparafucile e Giuliano Pelizon il Conte di Monterone. Nel cast, figura anche un altro salentino, Giorgio Schipa, nipote del celebre tenore leccese. Le coreografie saranno curate dall’etoile Toni Candeloro per l’Associazione Michel Fokine – Balletto di Puglia. Il Coro Lirico di Lecce sarà diretto da Francesco Pareti. Le scene sono di Alberto Andreis e i costumi di Artemio Cabassi.
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