Qui Milano: Aldo Ceccato e l'Orchestra Verdi presentano l'integrale delle sinfonie e dei concerti di Johannes Brahms
L'Orchestra Verdi e il Maestro Aldo Ceccato presentano l’integrale delle Sinfonie di Johannes Brahms, in questo ciclo, unico a Milano, unite a tutte le sue composizioni per strumento solista e orchestra.
Quattro serate per i capolavori brahmsiani, diretti da Aldo Ceccato, che con il compositore amburghese ha sempre avuto una grande familiarità ed esperienza, tanto da aver ricevuto dal Senato di Amburgo la “Medaglia di Brahms”, una tra le più alte onorificenze culturali tedesche.
Oltre alle monumentali quattro Sinfonie, verranno eseguiti il Concerto n. 1 per pianoforte e orchestra op. 15 con Simone Pedroni (mercoledì 27 maggio), che ha conseguito nel 1992 il secondo premio al Concorso Arthur Rubinstein di Tel - Aviv e il primo premio al Concorso Queen Sonja di Oslo, nel 1993, a 24 anni, vince il Primo Premio e il Premio di musica da camera alla nona edizione del Concorso Van Cliburn in Texas; il Concerto in Re maggiore per violino e orchestra op. 77 con Marco Rizzi (giovedì 28 maggio), diplomatosi con lode e menzione speciale ai Conservatori di Milano ed Utrecht, premiato nei tre concorsi più prestigiosi per violino (il Čaikovskij di Mosca, il Reine Elisabeth di Bruxelles e l’Indianapolis Violin Competition) e all’Europäischen Musikförderpreis nel 1991 su indicazione di Claudio Abbado; il Concerto in La minore per violino, violoncello e orchestra op. 102 con Marco Rizzi e Enrico Dindo (mercoledì 3 giugno), quest’ultimo, a soli 22 anni nel 1987, ha ricoperto il ruolo di primo violoncello solista nell’Orchestra del Teatro alla Scala, ruolo che manterrà per undici anni, e nel 1997 ha conquistato il Primo Premio al Concorso Rostropovich di Parigi; infine, il Concerto n. 2 per pianoforte e orchestra op. 83 con Benedetto Lupo (giovedì 4 giugno), che si impone subito in numerosi concorsi internazionali, tra i quali il Cortot ed il Ciudad de Jaén in Europa ed il Robert Casadesus di Cleveland, Gina Bachauer e Van Cliburn negli Stati Uniti, nel 1992 vincitore a Londra del premio Terence Judd.
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