Con LA CREAZIONE di Joseph Haydn si è chiusa ieri sera a Bitonto la 35esima edizione del Festival della Valle d'Itria
Con una buona esecuzione dell'oratorio "La Creazione" di Joseph Haydn si è felicemente chiusa ieri a Bitonto la trentacinquesima edizione del Festival della Valle d'Itria. In una Cattedrale stracolma di spettatori, l'Orchestra Internazionale d'Italia e il Coro Slovacco di Bratislava, diretti con mano sicura dal giovane maestro Francesco Quattrocchi, hanno dato vita ad una serata emozionante. Bravi e molto applauditi anche i quattro solisti vocali impegnati: Maria Luisa Casali (Gabriel), Daniel Kotlinski (Raphael), Nicola Amodio (Uriel), Maria D'Antini (Eve) e Cristian Camilo Navarro Diaz (Adam). Il Festival di Martina Franca conferma, anche grazie ai suoi lodevolissimi concerti in decentramento sul territorio pugliese, di essere da tempo un punto di riferimento artistico e culturale ineludibile per tutto il Mezzogiorno d'Italia, e non solo. A coloro che considerano le ultime edizioni del Festival in tono assai minore rispetto alle precedenti, sarebbe il caso di ricordare che Franco Punzi e Sergio Segalini fanno miracoli incredibili con le risorse finanziarie di cui dispongono. Certo Martina Franca, non potrà forse mai competere con Lucerna, Salisburgo, Bayreuth, ma saremmo curiosi di vedere se a queste prestigiose (e ricchissime) realtà mancassero proprio le centinaia di milioni di euro di cui possono annualmente disporre per mettere in piedi costosissimi spettacoli, a prezzi d'ingresso per lo più stellari. A Martina Franca, mancano le più acclamate star mondiali del Belcanto(Anna Netrebko e Diego Florez, per citarne solo due), ma vengono lanciati tanti giovani di talento sui quali scommettere sul futuro, sempre più incerto, della Musica e della Lirica in Italia. Vi assicuro che non è poco, anzi...
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