Riccardo Muti sarà il nuovo direttore dell'Opera di Roma dal dicembre 2010*
L’uscita di scena nel 2005, a dir poco burrascosa e piena di strascichi polemici, dal Teatro alla Scala dov’era da diciannove anni adorato ed osannato dai più; a seguire, nei mesi scorsi la nomina ufficiale a "Principal Conductor" dal 2010 della mitica Chicago Symphony Orchestra e la sua collaborazione sempre più assidua e costante con il prestigioso Festival di Salisburgo, dove ha fatto debuttare con successo la sua Orchestra Giovanile “Cherubini”; per non parlare di teatri come il San Carlo e il Comunale di Firenze che lo corteggiano e se lo contendono insistentemente da mesi. Stiamo parlando di Riccardo Muti, il celebre maestro napoletano di nascita, ma molfettese di adozione, che a partire dal dicembre 2010 sarà direttore del Teatro dell'Opera di Roma, attualmente commissariato. L’accordo è stato siglato in agosto tra il sindaco della capitale Gianni Alemanno e il celebre direttore d’orchestra. Dietro questa nomina c’è anche la mano potente dell’anchorman della trasmissione televisiva "Porta a Porta" Bruno Vespa, amico da tempo del maestro oltre che ex consigliere di amministrazione del teatro capitolino, che proprio nelle scorse settimane ha incontrato Muti nella sua incantevole villa di Anif, alle porte di Salisburgo. L’arrivo all’Opera di Roma di un direttore dell’importanza planetaria di Riccardo Muti è indubbiamente un fatto significativo, soprattutto in un periodo di oggettiva crisi economica del mondo dello spettacolo italiano. C’è persino chi ha paventato in questa nomina il desiderio da parte di qualcuno di accendere anche in campo lirico una rivalità mai assaporata con l’ex teatro in cui il notissimo maestro ha lavorato: La Scala di Milano. Tra i titoli che Muti dirigerà a Roma si parla dell’Idomeneo di Mozart e del Nabucco di Verdi, quest’ultimo proprio in vista delle celebrazioni per l’Unità d’Italia del prossimo anno. * Il presente articolo è stato pubblicato dal periodico on line "LSD Magazine" il 23 agosto scorso.
0 Commenti:
Posta un commento
Iscriviti a Commenti sul post [Atom]
<< Home page