Primavera Mozartiana & l’Arte della Trascrizione con Maurizio Zanini e l'Ico di Lecce
La Stagione di Primavera dell’Orchestra Sinfonica “Tito Schipa” si avvia a conclusione. È previsto, infatti, per domani venerdì 28 maggio, alle ore 21, al Politeama Greco di Lecce, il terz’ultimo appuntamento. Per l’occasione, salirà sul podio Maurizio Zanini (nella foto), pianista e direttore d’orchestra milanese, che si è aggiudicato nel 1986 il Primo Premio al Concorso Pianistico Internazionale “Dino Ciani”, ricevendo inoltre l’Oscar Internazionale della Critica “Maschera d’Argento” per la Musica Classica. Ancora una volta, quindi, il direttore artistico e principale dell’Orchestra, Marcello Panni, ha voluto un pianista direttore. Consuetudine che affonda le sue radici nel ‘700 e arriva fino a metà ‘800, quando era abituale che l’autore eseguisse le sue composizioni dirigendo dal pianoforte o con il violino. Il programma musicale prevede la Sinfonia tratta da La clemenza di Tito di Wolfgang Amadeus Mozart e il Concerto n. 27 per pianoforte e orchestra in si bemolle maggiore K595, l’ultimo di questo tipo composto da Mozart nel gennaio 1791, durante il suo ultimo anno di vita. Questo fu eseguito a Vienna, il 4 marzo, ma probabilmente non dall’autore. Del concerto, infatti, ci sono rimaste le cadenze originali di pugno di Mozart per il primo e terzo movimento, contrariamente all’uso che aveva Mozart di improvvisarle al momento, e anche la scrittura pianistica è meno complessa e elaborata dei concerti immediatamente precedenti. Dopo un breve pezzo giovanile (1905) di ascendenza mahleriana, Langsamer Satz di Anton von Webern, trascrizione per orchestra d’archi dall’originale per quartetto, chiudono la serata le monumentali Variazioni su un tema di Haydn, scritte nel 1873, da Johannes Brahms. Anche in questo caso, fedeli ad uno dei fili conduttori della Stagione, si tratta di una trascrizione: la versione originale del brano per due pianoforti consiste, infatti, in una serie di elaborazioni di carattere contrastante su semplice Corale detto di Sant’Antonio e attribuito a Haydn. Con la sua orchestrazione, Brahms raffina il suo mestiere prima di affrontare, di là a qualche anno con la Prima Sinfonia, il temuto confronto con Beethoven. Il concerto sarà introdotto da una conversazione con Francesco Mazzotta, giornalista e critico musicale del Corriere del Mezzogiorno. Info e prevendita biglietti: Botteghino del Politeama Greco, 0832.241468, www.icolecce.it.
0 Commenti:
Posta un commento
Iscriviti a Commenti sul post [Atom]
<< Home page