blog di informazione e critica musicale a cura di Alessandro Romanelli

venerdì, dicembre 15, 2006

Gli eleganti Turchini di Florio a Bari

“Le Cantate per il Natale del ‘600 napoletano” costituiva il tema di fondo del bel concerto offerto ieri sera per la Fondazione Petruzzelli dalla Cappella della Pietà de’ Turchini (nella foto) diretta da Antonio Florio al Kursaal Santalucia di Bari. Un ensemble cameristico barocco che sin dal 1987, anno della sua fondazione, regala chicche di straordinario interesse, frutto di anni e anni di laboriosa ricerca su fonti storiche, musicali e documentarie del Rinascimento e Barocco napoletano (e non solo). I tanto oggi celebrati “Tesori di Napoli” non sarebbero venuti fuori senza la pionieristica audacia e la ferrea testardaggine di alcuni studiosi-musicisti, autentici “cacciatori” di musica antica del calibro di Antonio Florio e Dinko Fabris, per citarne solo due (anche perché entrambi baresi e…non napoletani, come del resto lo era un “certo” Niccolò Vito Piccinni nel lontano Settecento). La serata di giovedì l’ha dimostrato ancora una volta, quando si sono susseguite con intrigante leggerezza le raffinate cantate sacre di Francesco Provenzale e Cristoforo Caresana dedicate alla “Nascita del Verbo”, intervallate da una godibile ciaccona pastorale di Orazio Giaccio e da una breve, danzante Sonata per archi di Alessandro Stradella. Letture tutte di eccezionale livello esecutivo, arricchite com’erano oltre che da strumentisti giovani, partecipi, capaci, da un direttore di certosina eleganza e precisione (e non solo) nel gesto e soprattutto da un manipolo di eccellenti cantanti che volentieri citiamo (almeno loro) uno per uno: Roberta Andalò, Maria Ercolano, Daniela Del Monaco, Giuseppe De Vittorio, Rosario Totaro e Giuseppe Naviglio. Successo caloroso e meritato da parte del folto pubblico (ma potevano essere di più) presente.

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