Domani Nicola Paszkowski dirige a Bari i sommi romantici tedeschi
Domani 15 aprile, alle 20.30, presso Villa Romanazzi Carducci a Bari l’Orchestra Sinfonica della Provincia di Bari si esibirà in un concerto, diretto dal bravo maestro Nicola Paszkowski (in foto) e con solisti Salvatore Greco (violino) e Kristi Curb (violoncello). In programma tre autentici capolavori di altrettanti sommi compositori. parliamo di Wagner, Brahms e Schumann. (I biglietti saranno in vendita la sera del concerto presso Villa Romanazzi Carducci . Info: 080.5412302 – 241. Lun. – Ven.: ore 8.30 – 14. Mar.: ore 15 – 18). La serata si aprirà con l’esecuzione dell’ouverture “I maestri cantori di Norimberga” di Richard Wagner (1813 - 1883). Fu composta da Wagner nella primavera del 1862 - scrivendone anche il libretto - in seguito alle suggestioni ricavate da un soggiorno a Venezia. Strutturata seguendo la forma sonata, l'ouverture presenta i principali temi dell'opera e si apre con una marcia austera e rigorosa che esprime l'intransigenza dei maestri cantori. Vi fa seguito un motivo delicato e gentile introdotto dal flauto, che evoca la nascita dell'amore tra Eva e Walter von Stolzing. Il terzo tema contrasta con il precedente e si riaccosta all'atmosfera solenne del primo: è il cosiddetto "tema del vessillo", simbolo del potere e dell'orgoglio dei maestri cantori. L'ultimo tema infine è quello dell'amore dichiarato tra i due giovani protagonisti ed è calorosamente sostenuto dagli archi. Particolarmente apprezzabile per il magistrale impiego della tecnica polifonica, l'ouverture venne eseguita per la prima volta alla Gewandhaus di Lipsia il 1° novembre del 1862, mentre invece l'opera andò in scena il 21 giugno del 1868 a Monaco di Baviera.
Sarà, poi, la volta del “Doppio concerto in la minore per violino, violoncello e orchestra op. 102” di Johannes Brahms (1833 - 1897). Il “Doppio concerto” op. 102, composto nel 1887, è l’ultimo lavoro in forma di Concerto scritto da Brahms e molti ritengono che possa essere considerato anche l’opera che conclude la stagione romantica. Il Concerto fu scritto per il violoncellista Robert Hausmann e per il violinista Joseph Joachim, che lo eseguirono per la prima volta a Colonia il 18 ottobre del 1887 sotto la direzione dell’autore, dopo un’audizione in forma privata tenutasi a Baden Baden il 23 settembre dello stesso anno. Va detto inoltre che quest’opera consentì a Brahms di riconciliarsi con il suo amico Joachim dopo uno screzio che li aveva allontanati.
Il concerto si chiuderà con l’esecuzione della “Sinfonia n. 2 in do maggiore, op. 61” di Robert Schumann (1810 – 1856). Benché venga indicata come Sinfonia n. 2, da un punto di vista cronologico dovrebbe essere invece considerata come la n.3; fu effettivamente abbozzata nel 1845, (una volta ultimato il Concerto per pianoforte) per essere poi terminata nel corso dell’anno seguente, quando cominciarono a manifestarsi i primi segni della malattia che gli si sarebbe poi rivelata fatale.
Nell’autunno del 1844, Clara Schumann aveva trasferito la residenza di famiglia a Dresda, dove appunto il marito, nel luglio dell’anno seguente, aveva terminato il Concerto in la minore, riprendendosi anche da una forte indisposizione. I primi schizzi della Sinfonia risalgono al 12 dicembre del 1845, quando il compositore, particolarmente ispirato, ne abbozzò il primo movimento in soli tre giorni, mentre realizzò il finale nel giorno di Natale e buttò giù le idee per il resto della composizione il 28 dicembre. Successivamente, fu costretto dalla malattia ad abbandonare il lavoro fino al febbraio del 1846, quando cominciò ad occuparsi dell’orchestrazione. La Sinfonia, dedicata al Re Oscar di Svezia e Norvegia, fu completata appena diciassette giorni prima della sua esecuzione, che avvenne il 5 novembre del 1846 a Lipsia, sotto la direzione di Felix Mendelssohn Bartholdy. Subito dopo, Schumann provvide a modificarne la partitura aggiungendo tre tromboni alla precedente orchestrazione.
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