Gli appuntamenti imperdibili di marzo alla Scala di Milano
In marzo al Teatro alla Scala di Milano si concludono le recite della sconvolgente "Da una casa di morti" di Janáček - regia di Patrice Chéreau, direttore Esa-Pekka Salonen (nella foto) - e debutta la nuova, attesissima produzione di Tannhäuser per la regia di Carlus Padrissa de La Fura dels Baus, con la direzione di Zubin Mehta e un cast di grandi wagneriani. La staffetta avviene giusto a metà mese, nelle sere del 16 e del 17. A corollario di Tannhäuser – com’era avvenuto con Janáček e Salonen – Zubin Mehta, che torna alla Scala dopo 15 anni, offre al pubblico della stagione sinfonica tre concerti con un meraviglioso programma tutto francese: Messiaen, Debussy e Ravel (22, 23, 25 marzo). È la punta di diamante di una serie di appuntamenti tutti da seguire, per vari cicli e diverso pubblico. In ordine di apparizione: l’1 marzo il pianista francese Alain Planès, nel giorno esatto in cui nacque Fryderyk Chopin, 200 anni fa, tiene un recital chopiniano su due strumenti originali Pleyel (nel Foyer “Toscanini”, a ingresso libero). Nel pomeriggio di domenica 7 marzo i Corni della Scala dedicano al ciclo per famiglie un programma accattivante, da Händel alla musica da film; la sera della stessa domenica, il soprano Angela Denoke, splendida protagonista l’anno scorso de L’affare Makropulos, insieme a pianoforte, contrabbasso, percussioni e sax si lancia in un percorso dalla Berlino maledetta di Kurt Weill e Marlene Dietrich all’America cinematografica di Beverly Hills. L’Accademia tiene tre suoi concerti-vetrina nel Ridotto dei Palchi (13, 14, 20); il pomeriggio di lunedì 15 il Quartetto d’archi della Scala suona per Giovani e Anziani due capolavori da camera di Schubert e la sera del 21 Maurizio Pollini dà il suo straordinario contributo al Ciclo Chopin-Schumann.
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