Cinema, musica americana, brasiliana e tango argentino nel concerto di stasera dell’Ico di Bari diretta da Fabio Prado
Stasera, alle ore 21.00, presso il Teatro Forma di Bari (Via Fanelli 206/1) l’Orchestra Sinfonica della Provincia di Bari si esibirà in un concerto che propone un suggestivo itinerario dedicato al mondo del cinema, alla musica americana, brasiliana e al tango argentino diretto dal maestro Fabio Prado e con solista (sax - soprano) Paola Valente (i biglietti saranno in vendita la sera stessa del concerto presso il botteghino del Teatro Forma al costo di 4 euro. Infoline: 080.5010277 – 080.5412280). Dal mondo della celluloide viene innanzitutto la fantasia sui temi di “Forrest Gump”, il film di Robert Zemeckis pluripremiato agli Oscar e interpretato da un grande Tom Hanks. A firmarne la colonna sonora è Alan Anthony Silvestri (1950), uno specialista della musica per il cinema con al suo attivo un lungo elenco di titoli e apprezzato collaboratore di Zemeckis. Dalla fantasia di Tim Burton e dal suo “Beetlejuice” del 1988 sono tratte invece le musiche a firma di Danny Elfman (1953) che in epoche recenti ha anche scritto i soundtracks di “Spider Man 2” e “Alice in Wonderland” e può vantare persino una buona produzione rock. Sarà, poi, la volta di un autore prolifico il cui nome è stato spesso legato al mondo del cinema: il franco armeno Michel Legrand (1932) ha ricevuto un elenco sterminato di premi e di nominations sia agli Oscar, sia ai Grammy Awards. Il suo “How Do You Keep the Music Playing” è tratto dal film “Best Friends” di Norman Jewison, del 1982. La galleria cinematografica principale si conclude con il cinque volte premio Oscar John Towner Williams (1932) che, nella sua sterminata produzione, annovera anche le musiche per tutta la saga dedicata al maghetto Harry Potter. La seconda parte del concerto sarà dedicata alla musica americana con il pianista, compositore e arrangiatore brasiliano, Cyro Pereira (1929) autore di tre medleys dedicati ad altrettanti giganti della musica americana come i songwriters George Gershwin (1898 – 1937) e Cole Porter (1891 – 1964) e il sommo compositore e band leader Duke Ellington (1899 – 1974). Spazio, poi, al padre nobile della bossanova, Antonio Carlos Jobim, colui che ha indicato una nuova strada alla musica popolare brasiliana degli Anni ’60. E la pietra miliare che nel 1958 diede l’avvio a questo nuovo corso fu appunto “Chega de Saudade”, una bossa dedicata a quel sentimento tipico della cultura brasiliana, la “saudade” appunto, che si può solo approssimativamente tradurre con il termine di “malinconia”. Il concerto si conclude con un omaggio all’italo-argentino Astor Piazzolla (1921 – 1992) che con i suoi brani ha portato il tango nei grandi teatri, trasformandolo da una danza da balera a un preciso genere da concerto. Il suo “Years of Solitude” è tratto da un celebre disco registrato nel 1974 con il sassofonista Gerry Mulligan e intitolato “Summit”.
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