blog di informazione e critica musicale a cura di Alessandro Romanelli

lunedì, dicembre 12, 2011

"Vladimir Simkin, un Maestro russo di rara eleganza e simpatia" di Giulio Loiacono

"Leggendo il direttore (stavolta più ironico che irresponsabile) disegnar le forme dell' immenso Daniel Oren, mi sovvien l'eterno miracolo di quest'Arte-Musica, che sempre ci sorprende e che è pronta a trascinarci nel suo fecondo gorgo, ma che, soprattutto, ci regala sempre nuovi fenomeni e potenziali personaggi. Ciò che sto per vergare lo si segua senza ironia, perché, garantisco, non vi è nemmeno il più velato accenno, ma solo uno sguardo benevolo, arricciato dal sorriso. Per non disperdere nei fumi inestricabili dell'Ignoto il lettore malcapitato, vengo subito al punto: ieri sera la redazione dell'Orecchio di Dioniso era convocata, al gran completo, al Petruzzelli per seguire i Virtuosi di Mosca, preceduti da una fama indubbiamente meritata, con lo scetticismo e col nasino all'insù arricciato dall' ipercritico aplomb; ed invece è bastato poco per riconciliarci col sorriso, il sorriso di una recita piena. Il programma era classico e romantico insieme, anche se quella concessione finale al Piazzolla pareva strana, un po' particolare per un ensemble di archi dalla scacchistica precisione e bravura. Ed infatti, i Karpov dell'arco sciorinavano, con straordinaria efficacia tecnica, i panni musicali e dilettavano il non folto (ahimè o ahi loro?) pubblico, sempre più da loro trascinato. Ma gli occhi miei e del Direttore erano pieni di lui, erano solo per lui, per il superbo Vladimir Simkin, un vero fenomeno; senza abusar di lui(davvero bravo) e della espressione in sé, un vero spettacolo nello spettacolo. Altro che i "grugniti" di Oren...E' stata una rumba, uno svettar di braccia da consumata etoile, fino alla più totale e pugilistica indipendenza di gambe su di un podio, improvvisamente troppo piccolo, forse per un palcoscenico, anche esso troppo piccolo. Lo zenit della sua performance il buon Simkin lo riserva, a noi ancora ignari, nella pars argentina, declinata alla Dottor Zivago; lì è una mossa improvvisa da sciabolatore in pedana con affondo ritmato dal suo stesso battimani a teleportarci a Baires. Ed ancora: agitarsi, dimenarsi molle di braccia, quasi come un breaker e di nuovo battimani furibondo per chiamare a raccolta i suoi solisti.Tutti bravi e affiatati come una sorprendente falange. Ma soprattutto Ella, grande Maestro Simkin, ci ha meravigliato con la Sua bravura, la Sua simpatia e capacità di relazionarsi col pubblico, che La ha beneficata con numerose richieste di bis. Bravo Maestro e Arrivederci a presto! Se dipendesse da me, il podio del Concerto di Capodanno al Musikverein di Vienna dovrebbe essere Suo a furor di popolo." GIULIO LOIACONO

2 Commenti:

Blogger Alessandro Romanelli ha detto...

All'ottimo articolo dell'esimio Prof. Avv. Giulio Loiacono, non posso che aggiungere di aver goduto ieri di uno dei più raffinati e straordinari concerti baresi degli ultimi anni. Francamente diffido delle Orchestre russe spacciate per GRANDI, quando spesso si tratta di complessi raccogliticci, oltre che poco credibili. I VIRTUOSI DI MOSCA sono davvero uno dei massimi ensemble mondiali. E ieri lo hanno dimostrato con una compattezza sonora ed un'eleganza interpretativa sopraffine. Che dire, per esempio, della strabiliante esecuzione della Serenata per archi di Ciaikovskij o delle agilità impressionanti degli archi nella Sonata rossiniana? Si resta davvero senza parole a fronte di cotanta bravura e naturalezza nel porgere la Musica senza ostentazione alcuna, ma con classe cristallina e consapevole.

6:18 PM

 
Blogger Giulio Loiacono ha detto...

È il Suav o no??

10:55 PM

 

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