blog di informazione e critica musicale a cura di Alessandro Romanelli

mercoledì, gennaio 23, 2008

"Aiuto, aiuto, i Globolinks!" di Vittorio Catani

"Un Dvd musicale assolutamente insolito, una curiosità più unica che rara questo Aiuto! Aiuto! I Globolinks, che merita attenzione per più d’un motivo. Si tratta di un’opera — anzi un’operina — lirica (dura 71 minuti), di… fantascienza! E’ una messa in scena (in studio) filmata nel 1969, dopo la prima mondiale, data presso l’Opera di Stato di Amburgo (1968). “Un’opera per ragazzi” recita una didascalia nei titoli di testa, “e per chi abbia ancora un cuore giovane”. Autore della musica e del libretto Gian Carlo Menotti (1911-2007); cantata in tedesco con sottotitoli in italiano. Orchestra Filarmonica di Stato di Amburgo diretta da Matthias Kuntzsch; Coro dei Ragazzi della NDR, Balletto dell’Opera di Stato di Amburgo. Direttore generale Gian Carlo Menotti. Cantanti: Edith Mathis, Arlene Saunders, Raymond Wolansky, William Workman, Kurt Marschner, Ursula Boese, Franz Grundheber, Nöel Mangin. Dvd edito da ArtHaus Studio Musik, 2007; prezzo euro 21,90. E’ un lavoro in cui risalta l’eclettismo tipico del compositore nonché fondatore-direttore del prestigioso Festival dei Due Mondi. Tema dell’opera è l’invasione terrestre da parte dei Globolink, creature misteriose e maligne che al semplice tocco trasformano in Globolink gli esseri umani. Si scoprirà che contro simili esseri malvagi esiste un’unica arma: la musica. E sarà la musica, suonata da ragazzi e adulti, a salvarci; mentre non scamperà alla… “globolinkazione” il buffo e retrogrado direttore scolastico, nel finale trasformato (e deformato) in Globolink. Il tema dell’opera favorisce l’uso di sonorità d’ogni genere: musica elettronica, recitativi, “romanze” dalle linee quasi pucciniane, se non mozartiane. La storia si dipana con leggerezza fra humour e momenti drammatici in un’atmosfera che ci trasporta di peso (inevitabilmente, e un po’ nostalgicamente per alcuni) negli anni Sessanta, non solo per lo sperimentalismo musicale (qual era, a quei tempi, la musica elettronica), quanto per le particolari coloratissime scenografie e i costumi, che attingono felicemente all’astrattismo, all’informale e in genere alle avanguardie di quegli anni. Collaborarono infatti alla messinscena due nomi di rinomanza internazionale: l’architetto Nicolas Schöffer, considerato il padre dell’“arte cibernetica”, pittore, “scultore cinetico”, architetto, urbanista, musicista, e il costumista e coreografo Alwin Nikolais. In Italia Aiuto, aiuto, i Globolinks! fu trasmessa da Radio Rai nei lontani anni Sessanta. Da rimarcare, en passant, come il soggetto riecheggi curiosamente quello del contemporaneo film d’animazione Yellow Submarine (1968), nel quale i Beatles sconfiggevano con la loro musica i “Biechi Blu”. Una vera “chicca” per amatori, curiosi, musicofili e perfino appassionati di fantascienza. Dal cuore giovane, ovviamente." (Vittorio Catani)

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