Anche la Fondazione Petruzzelli festeggia il centenario mahleriano (1911-2011) con una significativa "due giorni"
Non è un caso che sia proprio una sinfonia (la Prima detta "Titano") di Gustav Mahler ad aprire la stagione 2011 dei concerti della Fondazione Petruzzelli. Il celebre compositore austro-boemo, nato a Kalischt nel 1860 (in territorio boemo allora annesso all'Impero Austro-Ungarico) e morto a Vienna nel 1911, è infatti una mai celata passione dell'attuale sovrintendente e direttore artistico della fondazione lirico-sinfonica barese, Giandomenico Vaccari. La serata inaugurale della stagione prevista per martedì 18 gennaio alle 21 al Teatro Petruzzelli sarà diretto dal maestro Boris Brott alla guida dell'orchestra dell'omonima Fondazione e prevede un singolare svolgimento. Nella prima parte sarà eseguito come pezzo a sè stante il movimento andante-allegretto "Blumine", originariamente inserito nella prima stesura del "Titano" mahleriano (1884-88) e poi soppresso diversi anni dopo, quando quello che era a tutti gli effetti un poema sinfonico, venne poi rivisto ed ampliato dal compositore. A seguire, ci sarà l'esecuzione del concerto per flauto, arpa e orchestra di Wolfgang Amadeus Mozart (solisti: la flautista Annalisa Pisanu e l'arpista Giuseppina Ciarla), autentico gioiello della geniale produzione del "divin salisburghese"; la seconda parte sarà poi dedicata alla Prima Sinfonia in re maggiore di cu sopra, nei quattro movimenti con cui tradizionalmente viene eseguita. Nell'incontro con la stampa di ieri mattina Boris Brott e Giandomenico Vaccari hanno sottolineato l'indubbia importanza per la storia della musica occidentale del compositore austro-boemo. Ed anche per questo motivo Vaccari ha deciso di far precedere il concerto di martedì da un atteso incontro pomeridiano nel foyer del teatro insieme al notissimo musicologo e germanista Quirino Principe, autore per Rusconi nel 1983 di una ponderosa biografia su Mahler, successivamente rivista e sapientemente ampliata e aggiornata nel 2002 con l'editore Bompiani. Il giorno seguente al concerto, il 19 gennaio (ore 21.00), andrà in scena, sempre al Petruzzelli, la rappresentazione "Il tempo di Gustav Mahler", interpretata e diretta da Massimiliano Finazzer Flory e dallo stesso Quirino Principe, qui in veste di filosofo della musica che ripercorrerà attraverso l'epistolario mahleriano il rapporto tra la cultura,la filosofia la musica e le altre arti in un periodo storico tra i più complessi e decisivi della nascente modernità. Lo spettacolo ha debuttato con successo lo scorso anno al Festival di Spoleto per poi cominciare una tournée in altre città italiane. Si spera che negli anni a seguire la Fondazione Petruzzelli, come già anticipato da Vaccari, possa continuare il percorso mahleriano con l'esecuzione delle altre stupende nove sinfonie e dei sublimi cicli liederistici. Un'ultima considerazione: è un vero peccato che dall'ottobre del 2009 sino ad oggi non si sia ancora potuta ascoltare una grande orchestra europea all'interno del Petruzzelli, dopo i pregevolissimi "antipasti" all'Auditorum della Finanza con London Symphony Orchestra, Filarmonica di San Pietroburgo, Philarmonia di Londra, Royal Philarmonic Orchestra. Certo mancano le risorse e di necessità bisogna fare virtù, ma se la memoria non ci inganna furono proprio il sindaco Michele Emiliano e lo stesso Vaccari a promettere sulle colonne della Gazzetta del Mezzogiorno nella primavera del 2009 un concerto dei leggendari Wiener Philarmoniker al Petruzzelli: sarebbe davvero uno straordinario sogno che si avvera per Bari! E' infatti dal 1958 (e proprio al Petruzzelli) che i Wiener, allora diretti da un "certo" Herbert von Karajan, qui non li ha più ascoltati nessuno.
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