Intervista alla pianista Natalia Morozova
- BIOGRAFIA Natalia Morozova nasce in Russia, a Mosca, città nella quale matura i suoi studi musicali al Liceo Musicale del Conservatorio Statale Ciajkovskij, nella classe del professor Tigran Alikhanov, discepolo del grande pianista russo Lev Oborin; ed è proprio lì che si diploma a pieni voti in pianoforte, con i professori Victor Mergianov e Alexander Mdoyantz, ed in musica da camera sempre con il professor Tigran Alikhanov. Nel 2003 sostiene brillantemente la tesi di dottorato laureandosi con il massimo dei voti. La sua formazione e le sue predisposizioni musicali le consentono, sin dai suoi esordi, di spaziare in un ampio repertorio permettendole d’esprimersi sia come solista, sia con formazioni di musica da camera ed in duo,in particolare con il pianista Vitaly Younitskj, con il quale conseguirà riconoscimenti internazionali di grande prestigio. Durante i suoi studi ottiene, nel 1997, il Primo Premio dell’importante Concorso Internazionale "Nikolaj Rubinstein". Nel 1999 il X Concorso Internazionale per Giovani Pianisti "Roma" che la vede vincitrice del Primo Premio Assoluto, come solista, e del Primo Premio Assoluto e di tutti i Premi Speciali in duo assieme a Vitaly Younitskj.In quello stesso anno vince, sempre in duo, il Primo Premio e tutti i Premi Speciali del Concorso Internazionale di “Musica da camera Taneev”, a Kaluga in Russia. A seguito di tale successo, assieme agli altri vincitori del concorso, incide un disco per la casa discografica Vista Vera. Il suo successo internazionale la porta ad esibirsi in molteplici città europee. Nel 2001 vince il Concorso Internazionale Reding-Piette a Neufchâtel, in Svizzera. Nel dicembre dello stesso anno, consegue il Secondo Premio (il Primo Premio non è stato assegnato) al Concorso Internazionale di Esecuzione Musicale Provincia di Caltanissetta, in Italia. L’anno seguente registra, in presa diretta, per la Radio Suisse Romande e nel dicembre, sempre del 2002, vince il Primo Premio al Concorso Internazionale "Isole Borromee", e nello stesso mese, il Primo Premio ed i Premi Speciali al Concorso Internazionale "Camillo Togni" a Gussago, sempre in Italia. Contemporaneamente proseguono le sue esibizioni assieme a Vitaly Younitskj: in Svizzera, con la Basel Sinfonietta, in Francia, in Russia e soprattutto in Italia, ottenendo sempre un vasto consenso di critica e di pubblico. Nel 2003 il duo si esibisce al Mozarteum di Salisburgo, nell’ambito del festival Conservatori del mondo, rappresentando il Conservatorio Ciajkovskij di Mosca. Nel 2008 il duo è stato invitato ad esibirsi all’Ambasciata Austriaca a Roma. Contemporaneamente, per un paio d’anni,continua a perfezionarsi seguendo i corsi della Scuola Superiore Internazionale di Musica da Camera del “Trio di Trieste”, a Duino in Italia. Sempre alla ricerca di nuove espressività e conoscitrice dei diversi stili del repertorio musicale – dal barocco al contemporaneo - Natalia Morozova sviluppa la sua arte sia come solista che con l’orchestra. Tra le sue ultime esecuzioni ricordiamo, in marzo 2005 il concerto al Teatro Lirico Giuseppe Verdi di Trieste, diretta da Yuri Bashmet con la prestigiosa orchestra dei Solisti di Mosca, con l’Orchestra Filarmonica di Ekaterinburg, e nel dicembre 2006 l’esecuzione, in una tournée italiana, del Concerto N. 5 “Imperatore” di Beethoven con l’Orchestra Sinfonica di Mosca, per la direzione di Vladimir Ziva e Marcello Mottadelli. E’ stata scelta per essere il pianista collaboratore al Torneo Internazionale di Musica. Recentemente ha partecipato a vari festival musicale in Francia (Soreze, Chateau-Abbay Cassan, Bardou, Chateau de Padies); si e esibita in un recital al Chelsea Arts Club a Londra. In Italia ha suonato per Rai 3 nelle Cappella Paolina del Quirinale, a Roma ed al Teatro “Alfieri” di Torino. - L'INTERVISTA Signora Morozova, quando è nata la sua passione per la musica? "Sin da piccola ero affascinata dal pianoforte che guardavo con interesse davanti alle vetrine del negozio di strumenti musicali vicino casa mia. Del resto, mi è sempre piaciuto cantare e ascoltare musica; così un bel giorno ho chiesto ai miei genitori di iscrivermi ad una scuola di musica." Ci sono, per caso, nella sua famiglia musicisti o comunque appassionati di musica che l'hanno stimolata e poi indirizzata verso lo studio di uno strumento? "Direi proprio di no. I miei genitori sono ingegneri e non c'è nessun muscista in famiglia." Una volta Arturo Benedetti Michelangeli fu fermato dalla polizia ad un casello autostradale e gli fu chiesto di mostrare documenti. Alla domanda su quale lavoro svolgesse, egli rispose: "vado un po' id qua un po' di là". L'agente allora lo guardo un po' perplesso e disse:"Che scriviamo...Girovago?" E lui, tra il serio ed il faceto, confermò: "Sì, scriva pure che faccio il girovago"...Come avrebbe risposto al suo posto? "Michelangeli era ed è uno dei miei pianisti preferiti; geniale anche nelle risposte. Non riuscirei francamente a trovarne una migliore di questa!" Quali sono i compositori che apprezza di più, a parte quelli che abitualmente interpreta? "In realtà mi piacciono tutti i compostori che suono, ma preferisco in particolare Hindemith, Stravinskij e poi...adoro moltissimo la musica barocca. Ascolto comunque tutta la musica, senza preclusioni di sorta. Sono per natura molto curiosa e spesso vado anche all'opera. Amo, in particolare, capolavori come il Boris Godunov di Musorgskij ed il Don Giovanni di Mozart. Collaboro con cantanti, in varie formazioni cameristiche, e questo mi porta spesso a studiare i più differenti generi musicali." Quale è stato il momento fondamentale della sua vita in cui ha deciso di diventare una pianista di professione? "Terminata la scuola di musica a 13 anni, ho scelto di entrare nel collegio del Conservatorio di Mosca e di lì di percorrere la strada musicale piuttosto che diventare medico, seconda passione di quel particolare momento della mia vita." Quanto è difficile nel mondo di oggi essere pianisti e interpreti di "musica colta"? "Le difficoltà sono inimmaginabili." Negli anni ha coltivato altre ambizioni e passioni? "Ho tanti interessi, soprattutto verso l'arte nelle sue più varie espressioni. Leggo tanto, mentre trascorro ore e ore in viaggio. La vita mi appassiona, anche se mi manca purtroppo il tempo di sviluppare altre attività in maniera sistematica." Come si concilia la vita privata e familiare con un'attività particolarmente dinamica come la sua? "E' un'impresa difficile concliare le due cose, ma con l'appoggio delle persone giuste accanto, tutto diventa più agevole."
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