Positivo il "battesimo" mahleriano dell'Orchestra della Fondazione Petruzzelli diretta da Boris Brott
Ieri sera al Petruzzelli è iniziata la due giorni mahleriana prima con un' intrigante, brillante (talora anche spiazzante: ma è nel suo stile!) conferenza di Quirino Principe, apprezzato musicologo e germanista di fama internazionale che proprio su Mahler ha scritto una ponderosa biografia, poi con un concerto quasi interamente dedicato (con la Prima Sinfonia in re maggiore e il movimento "Blumine", originariamente inserito e poi eliminato dal "Titan" mahleriano) proprio al compositore austro-boemo; l'Orchestra della Fondazione Petruzzelli era diretta dal canadese Boris Brott (nella foto), ospite sempre più frequente negli ultimi tempi degli appuntamenti musicali al Politeama barese. Quello mahleriano, va detto, era un battesimo decisamente di fuoco per l'Orchestra, formata da appena un anno, al cospetto di una partitura tecnicamente complessa, in quanto disseminata di "trappole" agogiche e dinamiche non da poco(si pensi in particolare all'ultimo movimento: Sturmisch bewegt - Energisch). Mi pare che la lettura di ieri abbia confermato ancora una volta che finalmente Bari può disporre di una compagine orchestrale di ottimo livello, che sa passare con sorprendente disinvoltura dalle squisite galanterie del Concerto per flauto e arpa di Mozart all'incandescente magma sonoro del mondo mahleriano. Bravo Boris Brott nel sottolineare i momenti topici del "Titano" con una concertazione sufficientemente chiara e ordinata. Una menzione particolare poi meritano le due esemplari soliste del concerto mozartiano che ha aperto la serata: la flautista Anna Lisa Pisanu e l'arpista Giuseppina Ciarla, eccellenti prime parti della giovane compagine barese. Alla fine successo convincente tributato da un pubblico in maggioranza giovanile; e questa a mio sommesso parere, in tempi così grami per la Musica, è senza dubbio la più bella notizia di ieri.
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