blog di informazione e critica musicale a cura di Alessandro Romanelli

venerdì, febbraio 04, 2011

L'8 febbraio Nicola Marasco dirige Mozart e Schumann alla guida dell'Orchestra della Provincia di Bari

Martedì 8 febbraio 2011 alle ore 21.00 presso la Basilica di San Nicola a Bari l’Orchestra Sinfonica della Provincia si esibirà in un concerto dedicato a Mozart e Schumann diretto dal maestro Nicola Marasco (ingresso libero. Infoline: 080.5412302). La serata si apre con l’esecuzione della Sinfonia n. 36 in do maggiore K 425 “Linz” di Wolfgang Amadeus Mozart (1756 - 1791). Il 31 luglio 1783 Mozart, accompagnato da sua moglie Costanza, giunse a Salisburgo e fu quella l’unica volta in cui vi fece ritorno dopo il matrimonio. I due rientrarono a Vienna in autunno, ma, lungo la strada, fecero tappa a Linz, dove si fermarono ospiti a casa del conte Thun, padre di un loro amico viennese. Per ringraziare il conte dell’ospitalità, Mozart accettò di buon grado di esibirsi in pubblico con la seguente dichiarazione: «Martedì 4 novembre terrò un concerto a teatro e, poiché non ho con me alcuna delle mie sinfonie, ne scriverò una che ho già in mente e che sarà appunto ultimata per quella data». Incredibile, ma vero, la sinfonia “Linz” fu composta in appena tre giorni. Nella seconda parte l’Orchestra eseguirà la Sinfonia n. 1 in si bemolle op. 38 “La primavera” di Robert Schumann (1810 – 1856). Questa Sinfonia fu composta nel 1841 nell’arco di soli quattro giorni, per poi essere orchestrata a cavallo tra i mesi di gennaio e febbraio. La sua prima esecuzione si tenne al Gewandhaus di Lipsia il 31 marzo sotto la direzione di Mendelssohn e l’accoglienza da parte del pubblico fu estremamente calorosa, a dispetto di una certa freddezza manifestata dalla critica. Va osservato, per inciso, che l’opera venne composta durante il primo anno di matrimonio, ovvero in un momento in cui la relazione sentimentale tra Robert e Clara Schumann era forse all’apice della serenità. Lo stesso autore, infatti dichiarò: “La sinfonia mi ha donato diverse ore di gioia. Sono sempre grato a quell’ispirazione che mi ha consentito di accostarmi con tanta facilità e in così breve tempo a un’opera di una simile importanza”. Sebbene Schumann fosse considerato un maestro indiscusso nel campo del lied e della composizione pianistica, l’impegno orchestrale era per lui fonte di ansietà e in un’altra occasione si era trovato a dichiarare: “il pianoforte è sin troppo stretto per riuscire a contenere le mie idee; certe volte sono tentato dal distruggerlo”. In altre parole, è stato acutamente osservato che questa Prima Sinfonia abbia consentito a Schumann di affrontare un triplice impegno e cioè seguire i consigli della moglie Clara e rivolgersi verso nuove forme espressive; imitare il suo amico Mendelssohn confrontandosi con lui; superare i modelli del sinfonismo classico per conferire a questo genere compositivo i canoni del Romanticismo.

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