
“Se nel 1820 passeggiando per le strade di Vienna ti fosse capitato di imbatterti in Beethoven (si pronuncia “Bee-to-ven”) – ma,
devo ammettere che la cosa è improbabile, perché all’epoca non eri ancora nato – avresti pensato che era un personaggio veramente
strano. I suoi vestiti erano disordinati; i suoi capelli erano disordinati; il suo cappello era disordinato. In breve, era disordinato
dalla testa ai piedi”. Inizia così la biografia del grande compositore tedesco secondo Steven Isserlis. Il 51 enne
violoncellista inglese è famoso non solo per la sua brillante carriera concertistica internazionale, ma anche per
un esilarante libro che ora viene tradotto in italiano (la traduttrice è la nota musicologa barese Maria Cristina Caldarola) con il titolo "PERCHÉ BEETHOVEN LANCIÒ
LO STUFATO - e molte altre storie riguardo la vita dei compositori" (Edizioni Curci). Si tratta, in sintesi, di un’avvincente introduzione – dedicata ai ragazzi e ai loro genitori – ai più amati maestri della musica classica: oltre a Beethoven, i protagonisti sono infatti Bach, Mozart, Schumann, Brahms e
Stravinsky.
Si ride e si sorride leggendo (o facendosi leggere) queste pagine ricche di informazioni storiche, aneddoti, curiosità e illustrazioni. Ciascun capitolo è diviso in tre parti: un ritratto del compositore;
una descrizione della sua musica con una guida ad alcuni brani che potrebbero risultare adatti per un primo ascolto; una breve biografia con alcuni episodi salienti, noti e meno noti.
Non manca poi un glossario semiserio dei principali termini musicali, come “sonata”, “orchestra” o “percussioni”.
La prosa di Isserlis scorre con leggerezza sul filo del più puro humour britannico, ma le informazioni riportate sono tutte rigorosamente vere. Come spiega l’autore: “Non c’è alcun bisogno di inventare nulla nelle vite dei
compositori, sono divertenti già da sé e al di là di ogni immaginazione”. Per grandi e piccoli lettori un’occasione unica
per scoprire perché il parrucchiere di Mozart era costretto a interrompersi continuamente. Perché Stravinsky
fu arrestato insieme a un noto pittore. Perché il figlio di Bach chiamava suo padre “vecchio parruccone”. E,
naturalmente, perché Beethoven lanciò lo stufato. Buona lettura!
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