Piace al pubblico barese il Mozart apollineo di Gianna Fratta al Petruzzelli
Un concerto tutto nel segno di Mozart quello di sabato scorso al Teatro Petruzzelli, che ha visto il debutto del maestro Gianna Fratta, quale prima donna a calcare il podio del Politeama barese in oltre un secolo di storia. Si cominciava con la Sinfonia concertante per oboe, clarinetto, corno, fagotto e orchestra k.297/b, scritta dal geniale Salisburghese nel 1778 a Parigi ed in gran fretta per il "Concert Spirituel" (dove però non fu più eseguita per le difficoltà di reperire quattro solisti all'altezza del compito): lettura di eccellente chiarezza, precisa nell'osservanza delle dinamiche ed impreziosita dalle ottime "prime parti" dell'Orchestra della Fondazione. Una menzione particolare, a tal proposito, meritano l'oboista Gianluigi Cortecci ed il clarinettista Francesco Manfredi. Nella seconda parte, dedicata alla "Jupiter", somma sintesi della sinfonia "Classica" per antonomasia, ma anche anticipatore archetipo dell'imminente era preromantica, la Fratta ha preferito una chiave di lettura più apollinea che dionisiaca; scarsa evidenza sonora è stata data infatti ai sottesi "strappi" e agli accenti permeati dallo stesso pathos del coevo "Don Giovanni". Regnava in definitiva nella sua interpretazione la gioiosa, leggera visione dell'equilibrio delle forme, dell'amore per la Bellezza assoluta senza incrinature esistenziali, talora messe in risalto da altre interpretazioni ascoltate. Una scelta comunque apprezzatissima dal numeroso pubblico presente ed ottimamente resa dall'Orchestra del Petruzzelli, che si appresta - è arrivata la conferma - il prossimo 17 marzo, in occasione del 150° anniversario dell'Unità d'Italia a varcare le porte dell'Ambasciata italiana degli Stati Uniti a Washington, diretta da uno dei più grandi maestri del nostro tempo: Lorin Maazel.
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