blog di informazione e critica musicale a cura di Alessandro Romanelli

martedì, dicembre 13, 2011

Straordinaria dimostrazione oggi al Politecnico di Bari con il Disklavier della Yamaha

Martedi 13 dicembre, presso l’Aula Magna del Politecnico di Bari ed in collaborazione con il Conservatorio “N.Piccinni”, straordinaria sessione dimostrativa del pianoforte Yamaha Disklavier, a cura di Yamaha Music Europe – Branch Italy. Il Maestro Paolo Stefano, sul Disklavier situato in Fiera si collegherà via internet con il Maestro Ratko Delorko, presente con un altro Disklavier presso il proprio studio di Amburgo, in Germania. Insieme daranno vita alla straordinaria dimostrazione della funzionalità Remote Lesson (lezione pianistica a distanza): un sensazionale evento da non perdere! Gli appuntamenti saranno due, pomeridiani, a partire dalle ore 15,30. Il pianoforte Disklavier costituisce una delle eccellenze della produzione Yamaha. Unendo tecnologia e tradizione consente al pianista di raggiungere nuove possibilità espressive. Fin dalla comparsa sul mercato, nel 1986, il Disklavier ha riscosso un successo commerciale senza precedenti, sia per l’utilizzo nel campo dell’intrattenimento che nel mondo prettamente accademico. Questo strumento coniuga la proverbiale qualità dei pianoforti acustici Yamaha con una avanzata dotazione tecnologica che gli permette di registrare e rieseguire qualunque esecuzione pianistica, ciò grazie alla tastiera totalmente automatizzata. Nello specifico il pianista ha la possibilità di registrare le proprie esecuzioni, potendo riascoltarle oltreché dalla propria postazione anche da quella dell’ascoltatore, che come ben noto, per ragioni legate all’acustica, ha un punto di ascolto diverso dall’esecutore. Da questa funzione deriva la facoltà di suonare su parti pre-registrate, consentendo l’allenamento sul repertorio cameristico a 4 mani come pure lo studio di “insieme” della letteratura cameristica di strumentisti diversi (violino, flauto, clarinetto, cantanti, ecc.), mediante la propria esecuzione solistica su basi pianistiche da accompagnamento, appunto, pre-registrate. Inoltre, grazie alla gestione diretta dei cd audio, il Disklavier può riprodurre basi di trii, quartetti, quintetti nonché concerti per pianoforte e orchestra prive della parte pianistica e sulle quali esercitare le proprie capacità tecnico-interpretative, magari registrando in sincrono l’esecuzione che potrà essere utilizzata per un successivo riascolto. La possibilità di connettersi in rete, poi, rende il Disklavier straordinariamente interessante per l’utilizzo in campo accademico: attraverso la Remote Lesson, infatti, si possono effettuare vere e proprie lezioni pianistiche a distanza. In questo modo il Disklavier dell’allievo può essere connesso al Disklavier del maestro, magari distante migliaia di chilometri, e tutto quello che verrà suonato su uno dei due strumenti sarà eseguito dall’altro. Per proseguire nell’esempio, l’allievo nell’esecuzione di un brano o un esercizio sarà ascoltato dall’insegnante, direttamente sul proprio Disklavier, il quale potrà correggere eventuali errori suonando a sua volta. Contemporaneamente l’allievo sul proprio strumento vedrà e ascolterà l’esecuzione suggerita dall’insegnante stesso. Attraverso la videoconferenza, con due telecamere, la lezione sarà integrata anche dalla comunicazione visiva e verbale, tutto in tempo reale. Possiamo senza dubbio affermare che la “Remote Lesson” comporterà la eliminazione di qualunque barriera geografica nello studio pianistico: gli allievi pianisti di tutto il mondo potranno partecipare a lezioni, masterclass e seminari tenuti dai più importanti concertisti, indipendentemente dalla loro collocazione geografica. Una autentica rivoluzione tecnologica che condizionerà positivamente la didattica pianistica offrendo opportunità finora impensabili.

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