blog di informazione e critica musicale a cura di Alessandro Romanelli

giovedì, novembre 30, 2006

Goffredo, Iannone e l'I.c.o. di Bari per l'ANT

In occasione, della giornata di inaugurazione del Meeting internazionale di Oncologia toracica, organizzato dall’Unità Operativa di chirurgia toracica dell’Ospedale San Paolo, che si svolgerà a Bari dal 30 novembre al 2 dicembre, l’Orchestra Sinfonica della Provincia di Bari si esibirà questa sera alle ore 20.30 presso la Cattedrale di Bari in un concerto patrocinato dall’Ant (delegazione regionale per la Puglia). E’ il contributo dell’Amministrazione provinciale ad un appuntamento molto importante per il mondo scientifico, per studiosi, professionisti, ricercatori che giungeranno a Bari da tutta Italia ed anche dall’estero.Il concerto ad inviti, che vedrà l’esecuzione di brani di Mahler e Rachmaninov, sarà diretto dal maestro Gregorio Goffredo e vedrà come solista il celebre pianista Pasquale Iannone (nella foto). La serata si apre con l’ Adagietto dalla Sinfonia n. 5 di Gustav Mahler (1860 - 1911). Mahler compose la Quinta sinfonia fra l'estate del 1901 e quella dell'anno successivo e la diresse per la prima volta a Colonia il 18 ottobre 1904, ma ne rimaneggiò successivamente la partitura per arrivare a una versione definitiva solo nel 1911. L'Adagietto per archi in fa maggiore è il penultimo movimento dell'opera. Brano dal lirismo intenso questa pagina deve buona parte della sua notorietà presso il grande pubblico al film “Morte a Venezia” del regista Luchino Visconti e a una indovinata coreografia di Maurice Bejart. Nella seconda parte l’Orchestra eseguirà il Concerto n. 2 per pianoforte e orchestra di Sergei Rachmaninov (1873 – 1943). Pagina tra le più amate nel pur vastissimo repertorio dei concerti per pianoforte e al contempo tra le più note nella produzione di Rachmaninov, il Concerto n. 2 venne eseguito per la prima volta a Mosca il 27 ottobre del 1901 sotto la direzione di Ziloti, con lo stesso autore al pianoforte. Con quest’opera, ci troviamo di fronte a un momento significativo nella vita dell’autore, poiché segna il suo ritorno alla creatività dopo tre anni di silenzio quasi assoluto, causati dall’insuccesso della Prima sinfonia, presentata in pubblico nel 1897. Questo episodio aveva causato in Rachmaninov un profondo stato depressivo, poi superato grazie alle cure dello psicoterapeuta e ipnotizzatore Niels Dahl. Fu proprio quest’ultimo a suggerire a Rachmaninov di comporre il Concerto per pianoforte per reagire allo stato di prostrazione psicologica e questo spiega anche perché ne sia diventato il dedicatario.

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