"Gli auguri per i 40 anni dell'Orchestra della Provincia di Bari" di Gianvito Pugliese
"Illustre direttore, spero mi consentirà di esprimere pubblicamente sulla sua testata gli auguri ai componenti l’Orchestra di Bari per il quarantesimo compleanno dell’Istituzione barese.
Auguri, dunque, Orchestra di Bari, o meglio “in bocca al lupo” – unico augurio nominabile che si usa in teatro - per il futuro. I quarant’anni sono un bel traguardo. Lo so, dal momento che sono alla guida della Fondazione Piccinni, la Fondazione com’è chiamata affettuosamente da baresi e pugliesi, che ha da poco compiuto il giro di boa dei settant’anni di vita.
Lo ha ricordato Nicola Sbisà, la memoria storica della vita musicale barese e pugliese, nel suo articolo apparso sulla Gazzetta del Mezzogiorno di presentazione dell’appuntamento all’auditorium della GdF: “A formare l’Orchestra barese ci pensò la Fondazione Concerti “Niccolò Piccinni” (che affidò la direzione artistica a Nino Rota). Le cose andarono più che bene, ma l’onere gestionale era troppo pesante per l’istituzione e dopo alcune stagioni l’orchestra si sciolse”. Furono anni memorabili. L’Orchestra Sinfonica di Bari, che nel ’54 assunse il nome di Orchestra Sinfonica della Fondazione Concerti “N. Piccinni”, accompagnò Arturo Benedetti Michelangeli, inaugurò un cartellone dell’Accademia Filarmonica Romana (fin da allora, la più importante società di concerti italiana), fu diretta da tutti i maggiori direttori dell’epoca. Nell’impossibilità di citarli tutti ricordo tra i tanti: Paul Hindemith, Lorin Maazel (giovanissimo e in viaggio di nozze), Goffredo Petrassi, Nino Rota. Igor Stravinski, annunciato, non poté dirigere: si ammalò e poco dopo il mondo lo perse.
Pur bambino ricordo benissimo le interminabili discussioni tra Nino Rota e mio padre che lo assisteva ed a cui il M° Rota lasciò il testimone della direzione artistica nel 1958, dopo averla ricoperta dal 1950. Alla Fondazione lo volle il suo indimenticabile ed indimenticato Presidente: il prof. Michele D’Erasmo, l’uomo che volle fortemente Rota a Bari e, da presidente del Liceo Musicale, sfidò le ire del noto compositore Larotella, sostituendolo alla guida del liceo col giovane Rota.
La Fondazione sapeva di non poter dare all’Orchestra la stabilità. Occorrevano più di sei mesi continuativi per alcuni anni e allora fu necessario passare la mano ad un ente pubblico capace di sostenere l’onere. Il passaggio non fu indolore, ma alla fine contano i risultati e l’Ico (Orchetra stabile sovvenzionata dallo Stato) Bari l’ha avuta.
Un grazie all’impegno di Vitantonio Barbanente, che fu anche la mente e l’artefice principale di quell’Auditorium Nino Rota, vergognosamente chiuso pochi mesi dopo l’incendio doloso del teatro Petruzzelli. Altra vergogna incancellabile della Città: un incendio doloso senza mandanti e senza perché.
Ma è giorno d’auguri. Ennio Triggiani, mio amico fraterno e compagno di liceo, anche lui alunno di Michele D’Erasmo, ha stabilizzato 58 professori, come ha ricordato Marco Renzi, direttore del nostro Conservatorio e direttore artistico dell’Orchestra della Provincia in un’intevista-articolo di Antonio Di Giacomo. Un bellissimo passo avanti. Ora forse è il caso che se ne faccia uno ulteriore. Per chi non lo sapesse (e fra i politici, la maggioranza assoluta) un’orchestra da camera è formata da 42-46 elementi. Una sinfonica da almeno 86. Allora, non è il caso di aggiungere una trentina di elementi stabili, magari con l’aiuto della ricca Fondazione Petruzzelli e Teatri di Bari?
Auguri agli Orchestrali, prima di tutto, sono la forza viva di ogni orchestra. Quando sono ben guidati suonano bene a dispetto dell’organico anomalo. Metteteli in condizione di dare il meglio. Auguri a quanti si sono battuti in questi anni per difenderla e farla crescere e...Scusate se ieri non c’ero. Non sono stato invitato. Sarà stata colpa delle Poste italiane.
Per rispetto non tanto di me stesso e del mio ruolo, ma di coloro che mi hanno preceduto e di cui sono erede – indegnamente, certo, ma lo sono - non potevo esserci, impormi non invitato.
Ciò non toglie che dal profondo del cuore io auguri sinceramente all’Orchestra barese di raggiungere vette sempre più alte e credo che quell’augurio sia anche a nome di Michele D’Erasmo, Nino Rota e Filippo Pugliese (con Lina Loizzi) che gettarono quel seme che non potrà che dare frutti a dispetto delle piccole avversità e delle ancor più piccole meschinità di cui è costellata la vita di tutte le istituzioni che si rispettano e che hanno una storia. In bocca al lupo, dunque, signori professori d’orchestra!"
Gianvito Pugliese
(Presidente - Direttore Artistico
della Fondazione Piccinni)
1 Commenti:
Sono un'ex alunna del prof Michele D'Erasmo nei lontanissimi anni '50. Illustre professore d'italiano, come del resto tutti i professorir dei miei anni liceali, ebbe il merito di avvicinare noi alunni alla sensibilità musicale. Grazie, Professore per la sua eredità
4:03 PM
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