Krystian Zimerman suona a Firenze

blog di informazione e critica musicale a cura di Alessandro Romanelli
Ass. Cult. CEM LIRA di Parma (Accademia Organistica di Parma) presenta
“Città di Parma”
6-22 ottobre 2006 direzione artistica: Francesco Pedrini
1° Weekend
venerdì 6 – domenica 8 ottobre 2006
Venerdì 6 ottobre
Parma -Santa Cristina ore 15.00: accoglienza ore 15.30: saluto e apertura ore 16.00 Introduzione all’organo... “L’improvvisazione nella letteratura organistica”
Parma -Casa della Musica ore 18.00 Conferenza – workshop “Il Real Book del cembalista: bassi ostinati e Arie nel Seicento italiano ovvero Un possibile approccio all’improvvisazione storica su strumenti a tastiera” (Nicola Cumer)
Parma -Conservatorio ore 21.00 Tavola rotonda “L’improvvisazione organistica in Italia oggi” Temi di discussione: Corsi di studio d’Improvvisazione in Italia e all’estero Prassi liturgica dell’improvvisazione in Italia e all’estero L’improvvisazione “storica”.
Sabato 7 ottobre
Parma - Conservatorio ore 10.00 – 12.00: “Pratica d’improvvisazione – Barocca” Master Class (S. R.) ore 12.00 – 12.30: Matinée; breve concerto di improvvisazione (F.C. – S. R.) Pausa Pranzo Ore 14.00 – 16.00:“Pratica di Improvvisazione - Moderna” Master Class (F.C.) Ore 16.00 – 16.40:“Giostra d’improvvisazione” (allievi del corso)
F.C.: Fausto Caporali S. R.: Stefano Rattini
In collaborazione con il "Corso di Improvvisazione Organistica" di AIOC-Associazione Italiana Organisti di Chiesa; docenti: Stefano Rattini e Fausto Caporali.
Parma - San Sepolcro ore 18.30 Vespro d’Organo (Nicola Cumer)
Domenica 8 ottobre
Fornovo - Pieve di Santa Maria ore 17.00 Vespro d’organo (Nicola Cumer)
2° Weekend
venerdì 13 – domenica 15 ottobre 2006
Venerdì 13 ottobre
Parma -Casa della Musica ore 16.00 Conferenza – workshop “Autour de l’organetto medieval”, (Christophe Deslignes, organetto) ore 21.00 Concerto “Musica virtuosa” (Christophe Deslignes, Baptiste Romain, organetto e viella)
Sabato 14 ottobre
Parma -Conservatorio ore 10.00 Conferenza “Affetti fra poesia, arti figurative e musica” (Sara Dieci)
Parma- San Sepolcro ore 18.30 Vespro d’organo “Improvvisazione e arti figurative” (David Blunden)
Domenica 15 ottobre
Fornovo -Pieve di Santa Maria ore 21.00 Concerto “Omaggio a Santa Margherita” (Christophe Deslignes, Baptiste Romain, organetto e viella)
3° Weekend
venerdì 20 – domenica 22 ottobre 2006
Venerdì 20 ottobre
Parma -Conservatorio ore 18.00 Conferenza – workshop “Der höchste praktische Gipfel in der Musik”, (Markus Schwenkreis)
Sabato 21 ottobre
Parma -San Sepolcro ore 18.30 Vespro d’organo (Markus Schwenkreis)
Domenica 22 ottobre
Fornovo -Pieve di Santa Maria ore 17.00 Vespro d’organo (Markus Schwenkreis)
Informazioni: Francesco Saverio Pedrini (Accademia Organistica di Parma) tiratutti@gmail.com
Comune di Parma - Istituzione “Casa della Musica”
Conservatorio di Musica “A. Boito” di Parma
Scuola Diocesana M. Ingegneri di Cremona AIOC – Associazione Italiana Organisti di Chiesa Parrocchia di San Sepolcro, Parma Parrocchia di Santa Cristina, Parma Parrocchia di Santa Maria Assunta, Fornovo
È ripresa dallo scorso 18 settembre l’attività artistico-educativa del Liceo Musicale Richard Wagner. Dopo l’esito estremamente positivo delle attività musicali, scolastiche e socialmente utili dello scorso anno, l’Associazione Parnasus, fondatrice del Liceo, preannuncia per quest’anno un’attività più intensa ma, soprattutto, di ancor più profonda integrazione nel tessuto socio-culturale molfettese e della più vasta area metropolitana del nord barese. Dal punto di vista educativo la giovanissima istituzione offre la possibilità di seguire un vero e proprio percorso liceale di tipo scientifico affiancato da un indirizzo musicale concepito in un’ottica di perfetta integrazione all’interno del quadro orario e del curriculum formativo dei discenti. Docenti di comprovata esperienza e di riconosciuta eccellenza nella propria specifica disciplina guideranno i ragazzi nelle materie curriculari e in quelle musicali con grande attenzione alle specificità dei singoli, alle naturali inclinazioni e all’individuazione di eventuali carenze cognitive nell’ottica di un reale sistema di tutoraggio. L’attività del Liceo prevede, inoltre, l’iscrizione ai soli corsi musicali aperta a persone di tutte le età che potranno così usufruire dello stesso corpo docente e delle stesse strutture artistico-educative degli allievi del percorso liceale ordinario. Oltre ai corsi di tutti gli strumenti il Liceo Wagner offre anche agli esterni la possibilità di seguire lezioni di Teoria e Solfeggio, Storia della Musica e Musica d’insieme. Sede dei corsi è il Palazzo del Seminario Vescovile – Piazza Giovine, Molfetta. L’attività educativa, fortemente voluta dall’Associazione Parnasus per un ideale di formazione alla musica e con la musica, sarà affiancata anche quest’anno da una Stagione concertistica di altissimo livello che si inaugurerà giovedì 15 ottobre con un concerto lirico che vedrà protagonisti il baritono Giuseppe Altomare e il soprano Mariagrazia Pani accompagnati dall’Ensemble Wagner diretto dal M°Gianluca Altomare. La stagione, che avrà come sede il prestigioso Palazzo de Luca, vedrà il susseguirsi di eventi musicali molto variegati dal jazz alla musica da camera, dalla liederistica al pianoforte solo, con nomi di artisti di chiara fama pugliesi e non quali Filippo Balducci, Pasquale Bardaro, Mauro Gentile, Elisabetta Pani, Barbara Rinero, Mirko Signorile, Giovanni Zonno. E’ aperta una campagna abbonamenti molto vantaggiosa. Per informazioni riguardo alle attività scolastico-educative e per maggiori dettagli sulla stagione concertistica: infotel 080/2149922 – 329/9645405 – 347/2621859
CORO POLIFONICO CITTA' DI BASTIA
Sagra Musicale Umbra - 61ª edizione
Sabato 23 Settembre, Cannara (Pg), Chiesa di San Matteo, ore 18,00
Wolfgang Amadeus Mozart (1756 –1791)
KYRIE KV 90
GOD IS OUR REFUGE KV 20
QUAERITE PRIMUM REGNUM DEI KV 86
Alexander Raskatov (1953)
’5 Minuten aus dem Leben von W. A. M.’ (5 minuti dalla vita di W. A. Mozart)
per violino, archi e percussione
Andrea Cortesi, violino
SANCTA MARIA MATER DEI KV 273
Rosalba Petranizzi, mezzosoprano
David Sotgiu, tenore
Alessandro Avona, basso
Jacopo Bazzarri, percussioni
Andrea Cortesi, violino
Roberto Tofi, direttore
Venerdì 22, Sabato 23, Domenica 24 settembre 2006, ore 21 Castello dei Principi d’Acaja di Fossano (Cn) Ingresso gratuito IN PRIMA ESECUZIONE ASSOLUTA ZAIDE O LA CHIAVE DELL’ILLUSIONE Un omaggio a W.A. Mozart Musica: Carlo Galante Libretto: Giuliana Olivero Direzione musicale: Nicoletta Conti Soggetto e regia: Maria Paola Viano Allestimento Scenico: Lucia Goj Con: Gennaro Cannavacciuolo, Scilla Cristiano, Silvia Regazzo Ensemble Strumentale del Conservatorio “G.F. Ghedini” di Cuneo: 1° Violino - Stefano Vagnarelli, 2° Violino - Anna Çoni, Viola - Gustavo Fioravanti, Violoncello - Dario Destefano, Contrabbasso - Michele Lipani, Saxofono - Paolo Firpo, Clarinetto Basso - Rocco Parisi, Tastiere – Massimiliano Genot, Percussioni - Nicola Campanella “Zaide o la chiave dell’illusione” è una pièce di teatro musicale ispirata all’opera mozartiana incompiuta Zaide, concepita però in chiave contemporanea. Si tratta di una produzione inedita, frutto del lavoro collettivo di un gruppo di artisti, che nel genio di Mozart hanno individuato alcuni elementi riproponibili in un contesto attuale e visionario. L’opera evoca suggestioni legate alle tecnologie e al virtuale, accanto a tematiche connesse ai conflitti presenti nel lavoro artistico e alle aspettative tradite che possono accompagnarsi ai sentimenti. L’originalità di questo progetto sta anche nella sua committenza: è stato infatti sostenuto dalla Provincia di Cuneo, in collaborazione con la Fondazione Cassa di Risparmio di Cuneo, con la Cassa di Risparmio di Fossano, con la Fondazione Cassa di Risparmio di Torino e con la Compagnia San Paolo di Torino, che hanno così voluto compiere una scelta culturale coraggiosa. La storia e i personaggi di Zaide o la chiave dell’illusione si richiamano all’immaginario mozartiano. La musica trae origine da un’aria dell’opera di Mozart Zaide giuntaci incompleta: il materiale musicale di questa bellissima aria, continuamente variato, disegna il personaggio di Zaide, ma in maniera più o meno palese suggestiona l’intera partitura. Il “sound” orchestrale è però decisamente contemporaneo: oltre a un più classico quintetto d’archi (usato spesso in modo tutt’altro che convenzionale), una tastiera elettrica, un sax alto, un clarinetto basso e una nutrita compagine di percussioni si incaricano di trovare colori vivaci e aggressivi, adatti a una vicenda che è al contempo surreale e malinconica, proiettata in un futuro indistinto. Il Signor Mozart è un clone specializzato nella programmazione, costretto a lavorare per la multinazionale di Soliman a un nuovo videogioco interattivo che quest’ultimo vuole lanciare sul mercato. Zaide è la donna virtuale fatta creare da Soliman per esserne la protagonista. Si è ancora in una fase sperimentale: il videogioco prevede che Zaide interagisca con chi gioca, quindi potrà apparire e comportarsi in modo diverso a seconda dei giocatori. Il Signor Mozart, anziché limitarsi a formulare gli algoritmi necessari al videogioco, cerca segretamente uno strano codice in una stringa di note, ricerca che si trasforma ben presto in ossessione. Viene minacciato da Soliman, che poi impone ad Allazim, altro clone più anziano anche lui al suo servizio, di costringerlo a tornare al proprio lavoro. Intanto, dal misterioso codice musicale – la “chiave” – il Signor Mozart fa apparire Zaide. Allazim gli spiega che deve assolutamente desistere: Zaide è un brevetto di Soliman, l’ha fatta programmare per il videogioco a sua immagine e somiglianza, è la sua creatura femminile ideale, e gli renderà molto denaro. Gli dice che lui, il Signor Mozart, non è altro che un clone, programmato per una precisa funzione, e come tale non può ribellarsi. Ma ormai il Signor Mozart considera Zaide una propria creazione, della quale si è, inevitabilmente, innamorato. Allazim e la stessa Zaide lo avvertono che da lì in avanti la realtà si farà per lui sempre più confusa, e una volta entrato nel videogioco rischierà di non poterne/volerne più uscire. Come il protagonista, anche il testo è replicante, e amalgama più registri in un gioco citazionistico. Fra parodia, kitsch e travestitismo, in un’ibridazione che rimanda a vari cliché mozartiani, la vicenda si snoda in uno scenario via via più grottesco, fino a un epilogo all’insegna del paradossale, per un lavoro che si connota soprattutto come una riflessione sull’atto creativo dell’artista. Info: Turgranda tel. 0171/697668 – fax 0171/699224 - info@turgranda.com.
Questa sera, in Piazza Prefettura, Bari ospita“La Cantata dei Cent’anni”, un’ opera originale composta da Nicola Piovani con il testo scritto da Vincenzo Cerami. Organizzato dalla CGIL Puglia e da CDLM (Camera del Lavoro Metropolitana di Bari) l’ evento è tra i più importanti delle iniziative dedicate al Centenario del Sindacato. Piovani e Cerami propongono un’opera ben calibrata tra sperimentazione e tradizione, ricca di suggestioni musicali e poetiche. Una cantata sinfonica per quattro voci, voce recitante e orchestra (l’ Orchestra Roma Sinfonietta diretta dallo stesso Piovani), una sorta di recitar cantando interpretato da Massimo Wertmuller e dai giovani e bravi cantanti Pino Ingrosso, Alessandro Quarta, Raffaela Siniscalchi, Gabriella Zanchi. Una forma teatrale in cui la parola recitata e l’ orchestra si mescolano ottenendo un affresco musicale e poetico fortemente suggestivo al centro del quale si intrecciano le vicende più caratterizzanti di cento anni di storia italiana. Un’ opera ispirata ai sentimenti di un secolo di lotte, di conquiste civili, di diritti, di speranze e di impegno. La prima nazionale di questa sinfonia del lavoro si è tenuta a Roma lo scorso 28 maggio presso l’ Auditorium Parco della Musica davanti ad una folla entusiasta, quindi è approdata a Siracusa, Matera, Ravenna, Trieste, Venezia ecc. Un prestigioso omaggio di due personalità del mondo della cultura internazionale che hanno inteso offrire alla società lavorativa e alla sua storia oltre che all’ intero Paese materializzando sul palco l’ immagine di cortei ed adunate in piazza. Emozioni storiche in musica con un inizio orchestrale di contrabbassi, ottoni e pianoforte: Piovani vuole trasmettere il sentimento, la storia del movimento sindacale attraversando il rock, la mazurca, il tango, la musica circense, il canto lirico, popolare, la recitazione di versi duri, di lotte, di conquiste civili, quindi la chitarra elettrica in stile musical anni Settanta, il flauto dolce per un inno alla storia di un’ organizzazione che ha sempre combattuto in difesa dei valori del lavoro e della solidarietà. Un’impresa non facile, quella di condensare 100 anni e più di storia del movimento dei lavoratori in un’ora di musica e parole. Piovani e Cerami hanno deciso di puntare su impressioni e suggestioni di forte impatto, spaziando nel repertorio storico e musicale senza costringersi al rispetto della cronologia e scegliendo episodi e immagini di forte significato. E dunque c’è posto per tutti, dalla rivolta di Spartaco ai martiri di Chicago del 1886, in una trama trascendentale retta da un principio spesso ripetuto nel testo: “due sono meglio di uno, perché se uno si perde l’ altro l’ accompagna.Due sono meglio di uno e mille sono meglio di due”. Per non dimenticare la forza della collettività. L’ evento è patrocinato da: Ministero per i Beni e le Attività Culturali – Comune di Bari – Alto Patronato del Presidente della Repubblica.Con il contributo di: Istituto Nazionale Confederale di Assistenza. L’ingresso è libero. L’ inizio dello spettacolo è previsto alle ore 21.00. Per informazioni: tel. 0805736111 – 0805744446 –0805283361.
E’ stato appena pubblicato dalla Florestano Edizioni, giovane casa editrice musicale barese, un interessante volume di Aquiles Delle Vigne, insigne pianista e docente argentino, dal singolare titolo, “Viaggio nell’intimo di un pianista”. Il libro si propone alcuni fondamentali obbiettivi, come scrive lo stesso autore: “Questo libro è contemporaneamente un credo ed una provocazione. Un credo nell’artista in quanto essere unico. Un credo nella Musica come valore estetico, morale e religioso. Una provocazione nei confronti dei giovani che, davanti all’odierna letargia, sembrano sommersi dal problema dell’Arte, quello odierno e quello eterno, coltivando una speranza certa nella loro reazione per un avvenire che credo brillante.” Il libro contiene un accurato esame delle problematiche quotidiane degli aspiranti pianisti: dai concerti ai concorsi, dallo studio “matto e disperatissimo” alle malattie professionali. Un lavoro indubbiamente importante, che non mancherà almeno di suggerire stimoli e riflessioni a tutti coloro che sono quotidianamente alle prese con i fatidici 88 tasti o ai comuni, semplici appassionati di musica.
La gentilissima Isella Marzocchi (Studiomusica) mi ha comunicato alcune buone notizie per i giovani musicisti italiani del Sud. Spero di farne cosa gradita soprattutto a loro pubblicandole sul blog. OGI - ORCHESTRA GIOVANILE ITALIANA 2006/2007 1° PROGETTO SPECIALE MEZZOGIORNO Per la prima volta in 22 anni le selezioni dell’Orchestra, oltre che a Fiesole, si terranno in collaborazione con i Conservatorî a Foggia, Matera e Messina L’Orchestra Giovanile Italiana nel suo ventiseiesimo anno di attività è orgogliosa di aver trovato la collaborazione dei Conservatorî di Foggia, Matera e Messina per il nuovo corso di formazione orchestrale. Nell’ambito dell’innovativo Progetto OGI-Mezzogiorno dal 3 all’8 ottobre si svolgeranno nelle tre città coll’attiva partecipazione dei Conservatorî Umberto Giordano di Foggia, Egidio Romualdo Duni di Matera e Arcangelo Corelli di Messina le selezioni per il nuovo Centro Nazionale di Formazione Orchestrale. Per il 2006/2007 l’OGI può tornare grazie al nuovo sostegno specifico di ARCUS, all’organico di grande orchestra sinfonica. La programmazione 2006/2007 potrà quindi articolarsi sulla base del grande repertorio sinfonico con un organico che prevede 16 violini primi, 14 secondi, 12 viole, 12 celli, 8 contrabbassi, legni a 3, 6 corni, 3 trombe, 3 tromboni, 1 tuba, 3 percussionisti e 5 pianisti che le consentiranno di affrontare due significative sfide proprio per dare spazio alle possibilità di una formazione di così ampio respiro: la Decima di Mahler e l’imponente Nona di Bruckner in tour nel prossimo autunno. Per la prima volta, nell’arco dei 26 anni di attività formativa di perfezionamento professionale durante i quali l’orchestra ha preparato oltre mille allievi entrati a far parte delle principali orchestre sinfoniche italiane ed europee, l’opportunità di partecipare alle audizioni è stata estesa ad altri centri del territorio nazionale nel rispetto della caratteristica precipua espressa dal nome stesso dell’orchestra che la individua, appunto, come realtà sovraregionale. Facilitare l’ingresso nel percorso formativo dell’OGI ai giovani musicisti del Sud ha motivato la Scuola di Musica di Fiesole ad individuare e stabilire, in regioni come la Puglia, la Basilicata e la Sicilia, partnership con i conservatori – in particolare l’Umberto Giordano di Foggia, l’Egidio Romualdo Duni di Matera e l’Arcangelo Corelli di Messina - a cui è auspicabile che in futuro possano aggiungersene altri. Obiettivo principale del Progetto Speciale Mezzogiorno è agevolare i tanti talenti residenti nelle regioni meridionali del Paese per cui troppo spesso l’occasione di emergere è subordinata al disagio geografico. La Scuola di Musica di Fiesole, tramite convenzione con il Conservatorio G Frescobaldi di Ferrara, ha aperto ai propri allievi dei corsi di alta formazio¬ne (Corsi speciali e Orchestra Giovanile Italiana) la possibilità di conseguire il diploma accademico di biennio di secondo livello effettuando la coscrizione alle due istituzioni. Nel 2004 l’Orchestra è stata insignita del “Premio Abbiati” della Critica Musicale quale “miglior iniziativa musicale che dal 1984 ha formato migliaia di professionisti, costituendo un punto di riferimento unico per la formazione del giovane musicista e una delle espressioni più felici del ruolo didattico, insostituibile da 30 anni, della Scuola di Musica di Fiesole”. L’Ogi è attualmente sostenuta dalla Regione Toscana, dal Ministero per i Beni e le attività Culturali, da ARCUS e dall’Ente Cassa di Risparmio di Firenze. Il bando è scaricabile dal sito www.scuolamusica.fiesole.fi.it La scadenza per la presentazione delle domande – che possono essere inviate a mezzo posta, fax o email - è fissata al 25 settembre per il Progetto Mezzogiorno e al 30 settembre per le audizioni a Fiesole. Info: 055 5978539 oppure orchestre@scuolamusica.fiesole.fi.it L’ATTIVITA’ 2006/2007 I DIRETTORI Numerose le novità. Riccardo Muti – che torna dopo tanti anni – sarà alla guida del Progetto Speciale Cherubini–OGI che raccoglie i giovani talenti delle due realtà formative. I dettagli del programma, che avrà l’onore di essere ospite del Ravenna Festival, è attualmente in via di definizione. Ritorna anche Gabriele Ferro, già alla guida dell’OGI in alcune tra le più riuscite tournée estere, dal Sudamerica alla Germania. Proprio Ferro sarà a capo del tour autunnale con il programma Mahler – Bruckner e guiderà il consueto Progetto ORT-OGI in cui l’orchestra di formazione sarà al fianco di una realtà professionale e di grande valore come l’Orchestra della Toscana. L’esperienza, che quest’anno darà vita alla Prima di Mahler, è da sempre vissuta con grande entusiasmo da entrambe le formazioni protagoniste del progetto, sia per l’occasione, per I giovani musicisti, di poter suonare con grandi professionisti, sia per I musicisti dell’ORT di poter frequentare pagine sinfoniche che altrimenti il proprio organico non avrebbe consentito di affrontare. Anche la tournée estiva sarà guidata da Gabriele Ferro, che vedrà l’OGI nell’Europa del Nord insieme a due solisti d’eccezione, Pavel Vernikov e Andres Mustonen, interpreti di Ex Contrario a loro dedicata dal grande compositore georgiano Gyia Kancheli, duello simbolico tra il violino classico di Vernikov e quello barocco di Mustonen, di cui è prevista una prima esecuzione nazionale al Young Euro Classic Festival di Berlino. Il 12 luglio, in prima esecuzione nazionale, l’Orchestra Giovanile Italiana insieme all’Orchestra Giovanile Luigi Cherubini eseguiranno “Seven gates of Jerusalem”, composizione del maestro Krzysztof Penderecki, sotto la guida del compositore polacco, nell’ambito di Ravenna Festival La produzione operistica selezionata sarà La Bohème, in collaborazione con il Teatro di Cento. Nicola Paszkowski dirigerà lo stage speciale realizzato in collaborazione con il Conservatorio di Foggia I DOCENTI Grandi novità anche nella nutrita schiera dei docenti. Massimo Marin, spalla di quasi tutte le orchestre italiane che attualmente collabora con la Chamber Orchestra Europe e la Filarmonica della Scala si occuperà della sezione violini. La sua intense attività didattica ha prodoto un gran numero di allievi eccellenti. Per la sezione delle viole, oltre alla masterclass di Danilo Rossi, gli allievi avranno il contributo di Alfonso Ghedin, prima viola solista presso l’Accademia Nazionale di Santa Cecilia e membro del Quartetto Beethoven. A queste importanti presenze si affiancano i maestri “storici”: Alberto Bocini per I contrabbassi (primo contrabbasso del Maggio Musicale Fiorentino e della London Symphony Orchestra) e Giampaolo Pretto per la sezione fiati (primo flauto solista dell’Orchestra Sinfonica Nazionale della RAI), entrambi, nei lontani anni Ottanta, prime parti dell’OGI. Molte le novità riguardanti anche la cameristica. Al consueto corpo docente – Guido Corti per la musica da camera per gruppi misti, Renato Rivolta per il repertorio moderno e contemporaneo, Antonello Farulli per l’ensemble d’archi, Tiziano Mealli e Andrea Nannoni per la musica da camera per archi e pianoforte e Manuel Zigante per il quartetto – si uniscono altri due grandi maestri: Konstantin Bogino del Trio Tchaikovsky per la musica da camera con pianoforte e Christophe Giovaninetti (ex Quartetto Ysaÿe, Quartetto Elisée) per il quartetto d’archi. Maestro per l’orchestra è come sempre Nicola Paszkowski che, negli anni, ha conquistato una solidissima fama, non solo come eccellente musicista, ma soprattutto nel ruolo ancor più complesso di straordinario maestro preparatore dell’orchestra. Per la sezione violini, nell’ambito dei passi d’orchestra, ha assicurato la propria presenza mensile Florian Zwiauer, konzertmeister dei Wiener Symphoniker e ottimo didatta, affiancato da Domenico Pierini, che nell’Orchestra del Maggio ricopre lo stesso ruolo, per un seminario sugli archi in Bohème. Sempre per le masterclass l’OGI potrà contare su Jürgen Kussmaul per le viole, Enrico Bronzi (Trio di Parma e Lucerne Festival Orchestra) per I violoncelli, Klaus Stoll (Berliner Philharmoniker) per I contrabbassi, Andrea Lucchesini per il pianoforte e Jonathan Faralli per le percussioni. Nell’ambito del Progetto ORT-OGI verranno attivate le masterclass di Paolo Carlini per i legni e di Donato De Sena per gli ottoni. Liuteria e ance doppie saranno oggetto di due seminari rispettivamente condotti da Giovanni Lucchi e Massimiliano Dodi. BORSE DI STUDIO La Compagnia di San Paolo di Torino sosterrà anche quest’anno le borse di studio per le prime parti dell’orchestra per le quali è previsto il consueto concorso interno. Gli studenti ammessi al corso godranno di una borsa di studio che consiste nella completa gratuità del soggiorno (per I residenti al di fuori della Provincia di Firenze) in tutti I periodi previsti dal calendario OGI. La frequenza ai corsi di perfezionamento individuale è gratuita e obbligatoria; le relative spese di viaggio, vitto e alloggio sono a carico dello studente. E’ prevista una borsa di studio a parziale copertura dei costi sostenuti.
Venerdì scorso ho assistito alla serata-omaggio a Luchino Visconti al Teatro Piccinni di Bari, organizzata dalla Fondazione Petruzzelli in collaborazione con la Fondazione Istituto Gramsci, il Centro Sperimentale di Cinematografia e la Parus Film. Francamente, lo confesso, mi sarei aspettato molto di più, se non altro per il peso specifico dei partners aderenti all’iniziativa. Nulla da dire sulla prova dell’orchestra della Provincia di Bari, che sotto la guida attenta e musicalissima di un maestro come Marco Guidarini, si è esibita per un’ora e un quarto (senza intervallo) fornendo un’ottima prova d’insieme al cospetto di un paio di significativi e complessi “lacerti” di Anton Bruckner (il I movimento della sua Settima Sinfonia) e Gustav Mahler (l’ormai noto Adagetto tratto dalla Quinta Sinfonia) che costituiscono, come si sa, i rispettivi tessuti sonori di due capolavori del cinema italiano come Senso e Morte a Venezia; per concludere l’orchestra ha offerto una vivace, appassionata lettura della “Sinfonia sopra una canzone d’amore” di Nino Rota (lavoro anch’esso, ma solo in parte, recepito da Visconti per il suo Gattopardo). La mia delusione, invece, si è concentrata sull’illustrazione visiva delle esecuzioni e sulla povertà di contenuti formativi della serata. Possibile che non si potesse fare di meglio che proiettare una lunga sequela di fotogrammi per rendere omaggio, tra l’altro, ad uno dei più grandi registi del Novecento? E soprattutto: nessun intervento prima della serata a spiegare (anche solo in termini essenziali) il senso di questa serata in ricordo di Luchino Visconti e perché proprio qui a Bari. E ancora: perché poi la Mostra che la Fondazione Istituto Gramsci organizzerà a Roma al Parco della Musica, a partire da novembre, non poteva - almeno in parte – essere parallelamente allestita ed “assaggiata” nel rinato foyer del Petruzzelli? Insomma, bella serata musicale, ma perché chiamarla “Omaggio a Luchino Visconti”. Più giusto magari intitolarla “Visconti e la Musica”, facendola precedere da qualche ospite o testimonianza adeguatamente supportati e coordinati da un bravo conduttore. Tra l’altro era presente in un palco proprio Michele Mirabella. E chi meglio del Professore avrebbe potuto regalarci una serata anche solo leggermente diversa, ma senz’altro più puntuale?
Chissà perché, già da qualche anno ormai, settembre in Terra di Bari è diventato il mese dedicato al Jazz. Infatti, dopo l’apertura ufficiale del Talos Festival a Ruvo di Puglia (in una stracolma Piazza Le Monache) e con un bellissimo doppio concerto prima degli scatenati Tangheri, poi del funambolico pianista toscano Stefano Bollani, accompagnato dall’orchestra da camera della Magna Grecia diretta da Mirko Guerrini, toccherà anche alla Camerata Musicale Barese, benemerita associazione musicale da oltre sessant’anni, partire lunedì 11 settembre alle ore 21, sul Sagrato della Basilica di San Nicola con la 18ª edizione del Festival Jazz “Notti di Stelle”. Si tratta di una manifestazione patrocinata dall’Amministrazione Provinciale del capoluogo pugliese. Protagonista della prima serata, sarà il diciassettenne siciliano Francesco Cafiso, per la prima volta a Bari e reso famoso dal Festival “Umbria Jazz”; tra i suoi successi il premio “Orango d’Or”, come miglior giovane Jazzista italiano. Suoneranno col suo quartetto dei Solisti di Perugia in un significativo tributo a Charlie Parker in esclusiva regionale, dopo le applaudite esibizioni tenute ad Umbria Jazz. Nella seconda serata (12 settembre) ci saranno invece l’inconfondibile tromba di Pino Minafra, che della Puglia esalta le più genuine tradizioni in chiave jazzistica, con il suo Ensemble, il Quartetto Vocale Barese della Faraualla e la scatenata “Municipale Balcanica”, fresca realtà tutta pugliese, che sta raccogliendo successi in tutta Europa. Mercoledì 13 settembre, terzo appuntamento con il “Giovanni Tommaso Quintet” in “Progetto Cinema” che conta, tra gli altri, un eccezionale trombettista del jazz italiano, Flavio Boltro. Tommaso rileggerà in chiave tutta personale le più belle colonne sonore di Morricone e Nino Rota.Per le tre serate saranno praticati prezzi particolarmente invitanti : abbonamento 13 euro, il biglietto da 7 a 6 euro. Per informazioni e sottoscrizioni di abbonamento gli uffici della Camerata Musicale Barese sono aperti tutti i giorni feriali dalle 9 alle 13 e dalle 16,30 alle 20. Infotel 080/5211908 come anche il Box office la Feltrinelli Bari . e-mail camerata.musicale@virgilio.it Da stasera, infine, sino al 23 settembre ci sarà anche il Bari Jazz Festival organizzato dalla Jazz Studio Orchestra di Paolo Lepore presso il rinato Chiostro di San Francesco alla Scarpa nel Borgo Antico, che comprende diversi interessanti appuntamenti. Insomma, aspettando anche “qualcosa” di buono dal fronte della Classica e della Lirica in autunno, godiamoci l’intenso, scoppiettante settembre jazzistico barese.
Immagini che hanno segnato la storia del cinema italiano e che il pubblico potrà riscoprire grazie all’evento organizzato dalla Fondazione Lirico Sinfonica Petruzzelli per venerdì 8 settembre alle 21 al Teatro Piccinni di Bari. In occasione del centenario della nascita di Luchino Visconti, la Fondazione Petruzzelli, in collaborazione con il Comitato nazionale per le celebrazioni viscontiane, la Fondazione Istituto Gramsci, il Centro sperimentale di cinematografia e la Parus Film, renderà infatti un significativo omaggio al celebre regista milanese scomparso trent’anni fa. Protagonisti dell’appuntamento, l’Orchestra Sinfonica della Provincia di Bari e il Maestro Marco Guidarini che dirigerà il complesso artistico barese. Sullo scorrere di immagini tratte dai lungometraggi Senso, Morte a Venezia e Il Gattopardo, saranno eseguiti il Primo movimento dalla VII Sinfonia in mi maggiore di Bruckner, l’Adagetto dalla V Sinfonia in do diesis minore di Mahler e la Sinfonia sopra una canzone d’amore di Rota, le colonne sonore utilizzate da Visconti per i suoi indimenticabili lavori. I contributi video sono realizzati da Filiberto Scarpelli. I materiali fotografici relativi a Senso e a Morte a Venezia sono stati gentilmente messi a disposizione dalla Fondazione Istituto Gramsci – Archivio Luchino Visconti. I materiale relativi a Il Gattopardo sono stati, invece, gentilmente messi a disposizione dalla Fondazione Centro Sperimentale di Cinematografia – Cineteca di Stato. Una manifestazione ideata per ripercorrere e rivivere alcune tappe fondamentali della vita e dell’arte del grande regista.
Il festival torinese di Settembre Musica, appena iniziato sabato scorso con uno strepitoso concerto dell’Orchestra e del Coro della Scala diretti dal celebre maestro coreano Myung-Whun Chung, è certamente uno dei più importanti d’Europa. Vi riporto di seguito (quasi) integralmente la presentazione inserita nel ricco programma generale della manifestazione. Presentazione firmata dal suo autorevole direttore artistico Enzo Restagno. Una programmazione, quella di Settembre Musica forte dei suoi ottantanove appuntamenti, tutti nel segno della qualità, pur nel panorama di un’offerta variegata e apertissima ad incontrare l’attenzione dei “palati” più diversi. PIANTA MUSICALE DI UNA CITTA’ “Il cartellone di Torino Settembre Musica potrebbe benissimo essere raffigurato come la mappa di una città con i suoi quartieri ben ordinati: qua i grandi concerti sinfonici con Riccardo Muti e Bernard Haitink che dirigono Philarmonia e London Symphony, Myung-Whun Chung con i complessi della Scala, Philippe Herreweghe con l’Orchestre des Campa-Elysées, William Christie con i musicisti delle Arts Florissants, Helmuth Rilling con la Bach Akademie… Più in là, in un altro quartiere, una preziosa confraternita di antiquari nelle cui vetrine fanno bella mostra di sé la quattrocentesca “Missa Sancti Jacobi” del fiammingo Dufay con il complesso La Reverdie, i “Graduali” di Magister Perotinus che risuonavano alla fine del XII secolo a Parigi sotto le volte della cattedrale di Nôtre Dame, un oratorio una volta celeberrimo come il settecentesco “Der Tod Jesu” di Karl Heinrich Graun, e Vivaldi e Bach riuniti per festeggiare il compimento dei restauri della Venaria Reale. In un’altra zona della nostra città della musica trionfano le architetture contemporanee con le musiche di Peter Maxwell Davies, di Hans Werner Henze e di Šostakovič, mentre a pochi passi di distanza, in una specie di caffè letterario, si sono date appuntamento le musiche ispirate da Mallarmè, Ibsen e Hofmannsthal. In un altro quartiere più estroso ed esotico, abbiamo raccolto le musiche del Vietnam e dell’Afghanistan ma anche Ivano Fossati, l’attrice Victoria Abril, innamoratasi all’improvviso delle canzoni brasiliane, il giapponese Sakamoto e lo strepitoso e allegrissimo Absolute Ensemble di Kristjan Järvi col jazzista Joe Zawinul. A proposito di quartieri: se vi trovate a passare di lunedì accanto alla Mole Antonelliana, provate a entrarci: ci troverete il violoncellista Enrico Dindo che vi snocciolerà le sei Suites di Bach, il fisarmonicista Richard Galliano e il chitarrista Ralph Towner. La metafora dei quartieri alla quale ho fatto ricorso per dividere il cartellone del festival in generi non è neanche tanto astratta poiché Torino merita davvero l’appellativo di città della musica. Se posso azzardare un consiglio, suggerirei al pubblico di concedersi anche il piacere della sorpresa: scegliete i quartieri musicali che preferite ma provate poi a imboccare svolte improvvise poiché a settembre, a Torino, la musica con le sue seduzioni vi aspetta dietro ogni angolo (…).” Per tutte le informazioni sul Festival torinese si può consultare il sito web: www.comune.torino.it/settembremusica